Nasce il nuovo centro di competenza per la valorizzazione del legno

Firmato il protocollo tra Federazione Filiera Legno, Conlegno e CNR IBE

Le sfide ambientali e climatiche costituiscono una priorità per lo sviluppo industriale del Paese e il legno, nelle sue molteplici applicazioni, rappresenta un alleato decisivo nelle strategie di decarbonizzazione, di contrasto allo spopolamento delle aree interne e di tutela della biodiversità.

Proprio in questo contesto, Federazione Filiera Legno, punto di riferimento per i settori industriali del legno con particolare riferimento ai segmenti dell'imballaggio e del legno strutturale, e Conlegno, il Consorzio Servizi Legno-Sughero, annunciano la firma di un Protocollo d'Intesa triennale con l'Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR IBE) con l'obiettivo di realizzare un'inedita piattaforma strategica di dialogo tra mondo della ricerca scientifica e industria e creare un nuovo centro di competenza dedicato al legno.

Il Protocollo d'Intesa: un'alleanza tra industria e ricerca

L'accordo, firmato dal presidente di Federazione Filiera Legno, Angelo Luigi Marchetti, dal segretario generale di Conlegno, Sebastiano Cerullo, e dal direttore di CNR IBE, Beniamino Gioli, segna un passaggio strategico per il comparto italiano del legno e per le politiche di sostenibilità. Il quadro normativo europeo di nuova generazione, connotato da regolamenti decisivi a partire da quello sulla rimozione del carbonio (EU/2024/3012), passando per il Regolamento sulle Indicazioni Geografiche Protette (EU/2023/2411), fino a quello sulla marcatura CE dei prodotti da costruzione (UE/2024/3110), restituisce un'istantanea che evidenzia l'urgente necessità di creare efficaci strumenti di collaborazione tra ricerca e imprese.

"Con questo accordo vogliamo rafforzare il legame tra industria e ricerca, mettendo il legno al centro delle strategie nazionali per la sostenibilità e la competitività del Paese", ha dichiarato Angelo Luigi Marchetti, presidente di Federazione Filiera Legno. "Il nostro obiettivo è costruire un ecosistema in cui le imprese possano innovare, crescere e contribuire in modo concreto alla decarbonizzazione, creando valore per i territori e nuove opportunità per le generazioni future. Vista l'importanza strategica di questi temi, saranno anche al centro dell'Assemblea e del Congresso Legno Italia che si svolgeranno il prossimo 15 e 16 di ottobre a Bergamo".

"Con questo accordo vogliamo valorizzare gli investimenti del PNRR nel CNR e nel settore ricerca, e restituire valore al sistema paese coinvolgendo importanti filiere industriali che ruotano intorno al legno nello sviluppo di soluzioni innovative di processo e di prodotto. Siamo felici di mettere a disposizione presso i laboratori del CNR-IBE uno spazio fisico dove poter realmente effettuare trasferimento tecnologico e promuovere insieme nuove progettualità e iniziative", sottolinea Beniamino Gioli, Direttore di CNR IBE.

"Siamo felici di riprendere e rafforzare un percorso di ricerca e sviluppo con un'eccellenza italiana nel campo della ricerca sul legno", ha dichiarato Sebastiano Cerullo, Segretario Generale di Conlegno. "Un percorso che, nel presente come in passato, ci ha permesso di valorizzare le specie legnose italiane, come l'uso fiume, le perline di castagno e la quercia italiana ad uso strutturale e creare degli ETA specifici che hanno rafforzato sul mercato le imprese del legno italiane".

Al via il nuovo centro di competenza dedicato al legno

Il Protocollo nasce dalla necessità di rendere l'intera filiera del legno una leva strategica contro gli effetti del cambiamento climatico, a partire dall'importanza del legno nella decarbonizzazione del settore edilizio.

In questo senso, l'accordo prevede la realizzazione di un centro di competenza nazionale dedicato al legno e alle tecnologie per la mitigazione climatica. Per questo, presso i locali del CNR IBE a Sesto Fiorentino, verrà messa a disposizione una postazione di lavoro, che favorirà la massima integrazione tra mondo scientifico e industriale, agevolando lo svolgimento di tutte le attività nel rispetto delle normative di sicurezza, prevenzione e riservatezza dei dati.

Le linee di azione individuate comprendono in primis la tutela e l'innovazione del sistema produttivo italiano, con caratterizzazione delle specie nazionali e diversificazione degli utilizzi forestali. Si punta inoltre a favorire un approccio multidisciplinare per la valorizzazione del comparto forestale, attraverso la promozione delle certificazioni di gestione forestale sostenibile e il sostegno alla ricerca, alla divulgazione e alla formazione diffusa.

Il centro di competenza avrà poi il compito di definire metodologie tecnico-scientifiche chiare per quantificare e riconoscere il sequestro di carbonio (CO2) nei prodotti in legno a lunga durata, come quelli usati in edilizia: si tratta di un processo fondamentale per generare crediti di carbonio scambiabili sul mercato volontario, in conformità con la legislazione europea e in vista dell'inclusione nel futuro Registro Unico Europeo.

Tra i punti dell'accordo anche l'impegno nello sviluppo delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) per i prodotti industriali e artigianali in legno, fondamentale anche per sostenere lo sviluppo delle aree montane e rurali e contrastare spopolamento e impoverimento: il riconoscimento IGP per i prodotti lignei nazionali può diventare infatti un volano per l'occupazione, l'artigianato e la coesione sociale nei territori.

A questo si affianca la promozione di una rivoluzione edile che incentivi l'uso del legno, attraverso nuovi approcci progettuali e una formazione specifica universitaria e post-universitaria con dottorati industriali e contratti di ricerca. Questo per favorire un'economia circolare e a basse emissioni, offrendo al contempo una soluzione strategica per la sicurezza sismica in Italia grazie all'uso di costruzioni leggere, nonché favorire l'impiego del legno all'interno dei settore della logistica e degli altri comparti rappresentati dalla Federazione Filiera Legno. L'obiettivo è integrare bioedilizia e ingegneria per rispondere alle sfide ambientali e industriali, creando città più sicure e sostenibili.

Con questa intesa, ricerca pubblica e sistema industriale avviano quindi un percorso comune per trasformare il legno da materiale tradizionale a protagonista delle politiche di resilienza climatica, di sviluppo sostenibile e di innovazione tecnologica del Paese.