Allocato il 90% delle risorse stanziate nel rispetto delle tempistiche. Lo studio Nomisma per Comieco conferma gli effetti positivi del Piano: investimenti +6%, occupazione +3%, maggiore capacità di gestione e riciclo, condizioni essenziali per aumentare la raccolta differenziata di carta e cartone. Obiettivo +700mila tonnellate, con il Sud protagonista nell'intercettare gran parte della carta e cartone che oggi finiscono nell'indifferenziato.
Dietro i numeri del PNRR c'è una sfida strategica: ridurre il divario tra Nord e Sud nella raccolta differenziata di carta e cartone, innovando la rete impiantistica. Con 48 progetti avviati, il Piano sta trasformando risorse in impianti e tecnologie, puntando soprattutto sul Mezzogiorno, dove si concentra il maggior potenziale di crescita e il più alto tasso di carta e cartone non intercettati. Tutti gli interventi sono in linea con il cronoprogramma e la scadenza del 30 giugno 2026.
Quasi tutte le risorse disponibili sono state allocate: 94 milioni di euro su 105, che insieme agli investimenti privati portano il valore complessivo a circa 283 milioni di euro. Cantieri aperti, impianti ammodernati, nuove tecnologie: interventi che rafforzano la competitività e accelerano la transizione verso un'economia sempre più circolare.
Gli effetti positivi del Piano sono stati analizzati da uno studio Nomisma - promosso da Comieco in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - e presentati nell'impianto Lucart a Diecimo (LU), nel cuore del distretto cartario lucchese. La scelta di Lucart non è casuale: è un esempio concreto di come le risorse del PNRR si stiano traducendo in progetti industriali pianificati e realizzati nel rispetto delle scadenze, rafforzando la filiera e puntando su innovazione e sostenibilità, in particolare sugli imballaggi compositi a base carta come i cartoni per bevande. L'evento ha visto la partecipazione del Ministro Foti e dei principali stakeholder della filiera che hanno sottolineato il valore strategico di questi interventi per il Paese.
"L'industria cartaria è un asset importante per l'Italia, altamente competitivo anche in Europa, ma che si scontra con i costi elevati dell'energia. A questo proposito, nella discussione in corso sul decreto energia sappiamo che la coperta è corta e bisogna tenerne conto. Ma penso sia necessario fare i conti anche per dare all'industria energivora quell'aiuto che le consenta di stare sul mercato. C'è poi il decreto PNRR che conterrà tutto il possibile per cercare di semplificare le procedure e rendere chiare alcune misure per far sì che tutti coloro i quali hanno lavori in corso possano andare avanti. Riguardo ai progetti specifici del settore, ci sono delle risorse del Pnrr dedicate appositamente ai Progetti Faro Carta: prevalentemente sono orientate al sud, ma vi sono risorse anche per le altre aree, tra cui quella di Lucca. Penso sia molto importante lavorare per creare un circolo virtuoso del processo della carta nell'ambito di quell'economia circolare che sempre più rappresenterà una fonte naturale di produzione, utilizzo e riutilizzo dei prodotti" dichiara il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti.
La mappa dei 48 progetti: più tecnologia al servizio della raccolta differenziata
I progetti interessano 13 tra cartiere e cartotecniche e 35 impianti di gestione dei rifiuti cartacei, in 13 regioni. La distribuzione geografica risponde chiaramente all'esigenza di ridurre il divario tra Nord e Sud: il 51% delle risorse (48 milioni di euro) del PNRR è destinato al Sud, il 27% al Nord (25 milioni) e il 22% al Centro (21 milioni).
"Questi progetti rappresentano la risposta industriale più concreta a una sfida ancora aperta per il Paese" - commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. "Oggi la raccolta differenziata di carta e cartone si attesta intorno ai 3,7 milioni di tonnellate l'anno, con l'obiettivo di arrivare almeno a 4,4 milioni. Il PNRR ha posto le basi per rendere questo traguardo raggiungibile, ma sarà essenziale che i Comuni con maggior potenziale, a partire da Roma, colmino il gap e migliorino i risultati di raccolta. Comieco è pronto a fare la sua parte supportandoli in questo percorso di crescita".
Investimenti e occupazione: i progetti accelerano la crescita del comparto
Il PNRR è un acceleratore reale per le imprese coinvolte nei 48 progetti finanziati. Secondo lo studio Nomisma, gli interventi faranno crescere gli investimenti del comparto tra il 2025 e il 2030 del 6,2% annuo (contro il 5% senza PNRR). Gli impatti positivi si rifletteranno anche sull'occupazione: la crescita media annua dei dipendenti sale dal 2,2% al 3,3%.
Le criticità: 11,5 milioni di euro rimasti senza destinazione
Lo studio mette in luce anche le difficoltà incontrate da una parte del sistema produttivo: rispetto al 2024 i progetti sono diminuiti da 58 a 48. Le ragioni principali sono riconducibili alla complessità e alla durata degli iter autorizzativi - in particolare a livello locale - e alle lungaggini degli adempimenti burocratici. Questi i motivi principali del mancato utilizzo di circa 11,5 milioni di euro, che rischiano di non essere più impiegati a sostegno della filiera se non verrà individuata una modalità di riallocazione compatibile con le regole del Piano.
"I progetti messi in campo dalla filiera carta e cartone stanno consentendo alla aziende di fare un salto tecnologico rilevante, specie in uno scenario di aumentata competitività internazionale" - rileva Francesco Capobianco, Head of Public Policy di Nomisma, che sottolinea che "qualora fosse possibile sotto il profilo procedurale, redistribuire i contributi PNRR inevasi rappresenterebbe un ulteriore stimolo ad un settore in crescita".