Soluzioni a tutto tondo

Il Gruppo Vibeco, uno dei principali interlocutori nel settore dei servizi ambientali specializzato nelle bonifiche industriali e ambientali, nello smaltimento di rifiuti industriali e urbani, nonché nella gestione di impianti e discariche, vanta un ampio parco macchine a marchio Volvo CE. Noi siamo andati a Busto Garolfo (MI) per veder all'opera l'escavatore cingolato EC200E, una macchina da 20 tonnellate che fornisce prestazioni e versatilità eccellenti tanto da essere impegnato nella realizzazione di un invaso destinato a ricevere 420.000 mc di rifiuti speciali non pericolosi


"Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest'ultimo non preservo me stesso", così sosteneva il filosofo e sociologo spagnolo José Ortega y Gasset. Una frase che può riassumere perfettamente l'intento del Gruppo Vibeco, Gruppo di primaria importanza nell'erogazione di servizi nel settore ambientale. Fondato nel 2005 dall'Ing. Bruno Bella, il Gruppo è cresciuto via via negli anni fino ad arrivare all'attuale composizione che vede Vibeco nella posizione di capogruppo con funzione di coordinamento e direzione su due società di scopo, ossia Viter Srl e Solter Srl.

Viter Srl, attraverso Viter 71 e Viter 87, gestisce due impianti ubicati a Saronno (VA) che si occupano di trattamento di rifiuti industriali e urbani, pericolosi e non, per un totale di 180.000 tonnellate/anno ciascuno. Solter Srl, invece, oltre ad essere proprietaria della discarica di inerti di via delle Cave nel comune di Busto Garolfo (MI), discarica ormai esaurita e in cui è terminato anche il conseguente recupero ambientale, dispone, nella zona immediatamente attigua, di un'area di 73 ettari circa, in cui sono in essere due macro progetti, per la realizzazione dei quali il Gruppo si avvale di un ampio parco macchine a marchio Volvo CE. Come ci spiega l'ingegner Bernardino Filipponi, Direttore dei lavori di Solter Srl: "nel corso del 2024 sicuramente riusciremo a mettere in esercizio il primo di due progetti che sono incardinati in quest'area, ossia un intervento di ricomposizione morfologica di una cavità estrattiva pregressa creata da attività di sfruttamento minerario superficiale, con recupero ambientale finale. Ovviamente prima di iniziare la coltivazione di questo bacino, che ha una superficie a fondo di 48.000 mq e un volume di riempimento di 420.000 mc, andiamo a realizzare delle opere di impermeabilizzazione al fine di creare delle barriere efficaci così da preservare la sottostante falda freatica dalla messa a dimora dei rifiuti. Rifiuti appositamente scelti secondo criteri geotecnici e merceologici precisi, visto che parliamo di rifiuti non pericolosi e non putrescibili, ossia terre contaminate, fanghi non biologici e tutti quei materiali che si comportano sostanzialmente come delle terre, visto che andremo a chiudere quella che era una ex cava e realizzare il suo recupero ambientale. L'altro progetto invece - prosegue Filipponi - consiste nello sfruttamento di 1.400.000 mc di escavazione di materiale alluvionale. Quindi, se da un lato andiamo a riempire sostanzialmente delle cavità pregresse, dall'altro andiamo a sfruttare il materiale a fini estrattivi, dal momento che quest'area fa parte del piano cave della regione Lombardia ed esattamente del piano cave di Città Metropolitana di Milano. Successivamente allo scavo e allo sfruttamento minerario, chiaramente è prevista una ricomposizione morfologica dei siti sottoposti a escavazione. Ambedue i progetti avranno come cucitura un intervento di recupero ambientale molto importante che abbraccia tutti e 73 gli ettari e prevede il congiungimento dell'area con la rete ecologica regionale, visto che questa zona diventerà l'ampliamento del Parco del Roccolo e verrà restituita alla cittadinanza".

Oltre a queste due società operative, Vibeco ha creato anche una divisione che si occupa di demolizioni e bonifiche, ma soprattutto è impegnata nell'esportazione dall'Italia verso i paesi del Nord Europa del cosiddetto RDF, cioè il rifiuto a vocazione energetica, movimentando 150-200.000 ton/anno di carta, plastica, tessili e legno derivante dai rifiuti urbani.
Ma è nell'invaso di Busto Garolfo che siamo andati a vedere all'opera i mezzi Volvo CE e, in particolare, l'escavatore cingolato EC200E.

D'altronde il sito è in piena attività di allestimento. Come ci spiega Gabriele Verderio, tecnico Vibeco: "stiamo iniziando a posare i teli in HDPE nel primo lotto, abbiamo messo prima diversi strati compattati di argilla, poi i tubi per la raccolta del percolato, dopodichè completeremo tutte le infrastrutture di servizio e tra settembre e ottobre dovrebbe entrare in esercizio. Una volta giunta al colmo chiuderemo la coltivazione con altri strati di HDPE e infine terreno vegetale che verrà piantumato. Al momento sono ancora tante le opere che, a prima vista guardando il sito non si percepiscono, ma che occorre realizzare o sono in fase di realizzazione e per le quali abbiamo scelto il Volvo EC200E, una macchina davvero versatile che ci ha permesso di eseguire tutte le opere di movimento terra che ci hanno permesso di stringere e rimodellare i crateri esistenti configurandoli come previsto dal progetto. Non solo - prosegue - lo stiamo impiegando nelle opere propedeutiche alla realizzazione delle strutture destinate agli uffici, quindi posa dei sottoservizi con conseguente movimentazione delle canaline in cemento, oltre che nella messa a dimora dell'argilla nell'invaso vero e proprio".

Un prezioso jolly, dunque, questo EC200E, un escavatore da 20 ton che si distingue, oltre che per la grande qualità costruttiva tipica del brand svedese, proprio per l'elevata versatilità e produttività. Il motore Volvo D4J da 115 kW Stage V, frutto di decenni di esperienza, è stato ottimizzato per fornire tutta la potenza, il risparmio di carburante e l'affidabilità necessari per portare a termine con successo un'ampia gamma di lavori.

Come ci spiega Maurizio Feneri, Funzionario commerciale Volvo CE Italia: "L'impianto idraulico, abbinato al sistema di comando completamente elettronico e alla modalità ECO avanzata, è stato ottimizzato per funzionare in perfetta armonia e sintonia con la potenza del motore, ridurre le perdite di potenza e migliorare la manovrabilità e il tempo di risposta. Nello specifico, l'EC200E in livrea Vibeco è equipaggiato con tubazioni idrauliche ausiliarie supplementari per martello demolitore idraulico, cesoia e tiltrotator, oltre che con attacco rapido e benna standard con denti in Hardox 500. In più, è dotato di raddoppio di portata per svolgere al meglio qualsiasi lavoro e grazie alla funzionalità di incremento della potenza, si può ulteriormente aumentare le impressionanti forze di sollevamento e di scavo così da ottenere cicli di lavoro più brevi e una produttività ottimale. E per tenere ogni dato sotto controllo, l'EC200E è dotato di sistema di pesatura e sistema telematico CareTrack in grado di fornire informazioni in tempo reale quali ore di lavoro, posizione geografica e avvisi di manutenzione al fine di ridurre al minimo i fermi macchina non pianificati e garantire che l'escavatore funzioni sempre al meglio".

Quando si lavora in condizioni impegnative, ogni componente è importante. Volvo presta molta attenzione a ogni dettaglio durante i processi di progettazione e costruzione del prodotto, tanto che per prevenire la corrosione usa la sigillatura con silicone, mentre i fasci di cavi e i raccordi impermeabili sono di serie. La progettazione prevede anche cerniere heavy duty per le portiere e una protezione imbullonata per le luci del telaio. Il telaio inferiore, inoltre, ha una struttura a X che consente una distribuzione omogenea del peso per una maggiore stabilità e durata; oltre che a prevenire i danni dovuti a rocce e detriti. Il sottocarro heavy duty, invece, crea una forza di trazione eccellente sui terreni impegnativi e particolarmente scoscesi, come quelli che contraddistinguono il sito di Solter a Busto Garolfo, facendo dell'EC200E la macchina giusta al posto giusto. E con il compagno giusto si potrebbe dire, visto che l'EC200E opera spesso insieme al dumper A30G, un dumper da 30 ton con motore Volvo D11M da 265 kW e un carico utile di 29 ton, anch'esso dotato di sistema di pesatura nonché semafori per i limitatori di carico: rosso se è troppo carico e verde se tutto è in sicurezza. A caricare il dumper non è solo l'EC200E ma anche la pala gommata L45H, una macchina di servizio appositamente scelta con i bracci lunghi proprio per poter affrontare sì le operazioni di caricamento, ma non solo, viste le tante attrezzature con le quali può essere equipaggiata, dalle forche allo spazzolone per pulire le strade, fino alla lama da neve qualora dovesse nevicare così da garantire l'operatività di Solter sempre e comunque.

Impegnato nella stesura dei teli troviamo invece uno dei due ECR88D di proprietà del Gruppo, un mini escavatore short radius dotato di un contrappeso pesante e un sottocarro robusto, in grado di offrire una grande stabilità, tanto da poter eseguire, come nel sito di Busto Garolfo, importanti operazioni di sollevamento. Non solo, essendo dotato di attacco rapido e impianti ausiliari potrà montare un domani un martello o una pinza così da ampliare ulteriormente i suoi impieghi.
Il suo gemello invece lo troviamo impegnato in Viter87 a Saronno, impianto che tratta rifiuti pericolosi e non, provenienti principalmente da attività industriali. Si tratta di un impianto unico nel suo genere, realizzato per garantire elevati standard di sicurezza: tutte le operazioni sono automatizzate e il carico dell'impianto e dei mezzi viene effettuato attraverso carri ponte. L'ECR88D, difatti, è radiocomandato e gestito completamente da una postazione esterna, così da consentire all'operatore di lavorare in piena sicurezza controllando da remoto l'escavatore.

Nell'impianto di Viter 71, sempre a Saronno troviamo anche un escavatore EC140E e altre due pale gommate, la L60H e la L110H alle quali si affiancherà una L120H di prossima consegna. Tutti i mezzi sono dotati di sistemi di pesatura, CareTrack e contratti di manutenzione Full Service che prevedono l'estensione di garanzia a 5 anni. Una scelta lungimirante che garantisce un'operatività continua. D'altronde come sottolinea Filipponi: "ci affidiamo al brand svedese da più di dieci anni, abbiamo un parco mezzi praticamente monomarca e per noi Volvo non può essere definito come fornitore ma è ormai un partner. Mezzi e persone sanno fare la differenza: la cura con cui siamo seguiti sulle tante macchine e sulle diverse applicazioni in cui sono impegnate ci riesce a garantire quella tranquillità e quella operatività che ci permette di riuscire ad offrire davvero soluzioni a tutto tondo".


In ordine di apparizione.

Da sinistra: Bernardino Filipponi, Direttore dei lavori di Solter Srl con 

Maurizio Feneri, Funzionario commerciale Volvo CE Italia


Da sinistra: Mihai Bucataru, Responsabile Impianto di produzione con 

Maurizio Feneri, Funzionario Commerciale Volvo CE Italia


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