End of Waste, un traguardo raggiungibile

Continuano le partnership virtuose che vedono la tecnologia Panizzolo al servizio di realtà aziendali la cui mission è quella di produrre materia prima seconda di alta qualità. In questo numero vi parliamo della collaborazione tra l'azienda padovana e l'azienda tedesca PiP, Processing in Plastics che, grazie all'impianto di raffinazione Panizzolo, riesce a chiudere il ciclo dei rifiuti metallici

Oltre alle aziende che si occupano del trattamento rottami, profili di alluminio o motori elettrici esistono realtà altamente specializzate che si occupano di produrre materia prima seconda partendo anche da tappi di plastica e alluminio.
Questi rifiuti per quanto piccoli sono altamente inquinanti se non smaltiti in modo appropriato. Infatti, secondo il rapporto 2019 "Beach Litter" di Legambiente, la plastica è il materiale che da solo rappresenta l'81% di tutti i rifiuti che troviamo in spiaggia. Cifre enormi, parliamo di circa 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. Tra questi è notevole l'incidenza dei tappi di plastica che rappresentano il 9,6% del totale.
In Germania, ad esempio, le bottiglie d'acqua vuote non vengono gettate nei rifiuti ma recuperate dalle fabbriche di origine che provvedono, dopo averle lavate, sterilizzate e riempite, a rimetterle in commercio. I tappi invece necessitano di un'ulteriore passaggio, infatti per garantire l'alta qualità dell'imbottigliamento devono essere sostituiti.
L'innovazione tecnologica e la visione lungimirante di alcune aziende green fa si che oggi quello che pochi anni fa veniva considerato uno scarto venga trasformato in un nuovo prodotto. L'azienda PIP Processing in Plastics, fondata a Rheinböllen nel 2009 , è strutturata per lavorare a ciclo End-of-Waste. Partendo da tappi di plastica e alluminio è in grado di produrre materia prima seconda di alta qualità, trasformando così uno scarto in un nuovo prodotto.
Scopriamo le peculiarità di questa azienda insieme al General Manager PIP, Richard Groß, che recentemente ha scelto l'impianto di raffinazione Panizzolo per il trattamento dei suoi tappi di alluminio.


Ci può parlare di PIP e delle sue peculiarità?

In PIP Processing in Plastics trattiamo tappi da aziende tedesche di imbottigliamento, producendo in output materia prima seconda di alta qualità. Grazie alla nostra posizione strategica, vicino alle suddette aziende, salvaguardiamo l'ambiente limitando il traffico e completando il trattamento all'interno del nostro stabilimento. Un tappo intero che viaggia su strada produce molto più inquinamento rispetto allo stesso in versione granulata. Noi puntiamo ogni anno ad ottimizzare i trasporti in modo da ridurre le emissioni di CO2, nel massimo rispetto ambientale.


Ci spieghi meglio la tipologia di rifiuto che recuperate
Ai nostri clienti vendiamo granulati di alluminio e granulati plastici divisi in polipropilene e polietilene. Fino a vent'anni fa i rifiuti da tappi di bottiglia finivano nelle discariche o negli inceneritori. Con il passare degli anni ci si è resi conto delle potenzialità di reintrodurli nel ciclo economico. Per differenziarci dagli altri competitor tedeschi ci siamo concentrati sulla qualità degli output. Abbiamo un impianto dedicato al trattamento dei tappi di plastica che vengono separati dalle versioni metalliche, quindi triturati e poi lavati. Una volta eliminata qualsiasi contaminazione estranea, vengono divise nelle nostre due qualità: il polipropilene e il polietilene. La linea di trattamento per la plastica si divide in due corsie separate. Questo perché molte volte acquistiamo anche tappi da scarti di produzione, che necessitano di un differente trattamento.


Cosa intendete per qualità degli output?

Parte principale del nostro business è scegliere il prodotto da trattare, sapendo cosa vogliamo ottenere in output. Comprare del granulo nuovo non è affatto economico, ma noi siamo in grado con i nostri prodotti di offrire una materia prima più conveniente circa del 25-30%, mantenendo una qualità quasi paragonabile al nuovo. In questo modo possiamo offrire ai nostri clienti un doppio benefit: un risparmio nell'acquisto e sapere che stanno utilizzando una materia prima proveniente da impianti di riciclaggio. Generalmente vendiamo a grosse aziende che miscelano il composto e lo fondono per creare nuovi prodotti. Una parte dei nostri clienti, che acquista granuli plastici e di alluminio, lavora nel settore automobilistico. A seconda dei casi possono essere utilizzati per produrre parafanghi, fiancate, coperture dei motori e altro ancora.


La qualità ha un costo immagino. . .

Assolutamente. In giro è possibile recuperare granuli più convenienti dei nostri, ma non possiedono la stessa qualità. Presentano grosse percentuali di impurità che possono danneggiare la produzione dei clienti al momento della miscelazione e della fusione. Noi siamo molto selettivi al momento dell'acquisto. I nostri clienti continuano a tornare perché sanno che trovano un'alta percentuale di purezza di polietilene e polipropilene.


I tappi di alluminio invece che procedimento seguono?

Fino a poco tempo fa i tappi di alluminio venivano solo separati e poi destinati al trattamento in altre aziende molto distanti da Rheinböllen. Questo modo di lavorare era controproducente sia per il nostro business sia per la vision di preservazione ambientale che portiamo avanti. Inoltre abbiamo visto che il mercato sta cambiando. Complice una maggior sensibilità ambientale i tappi di alluminio prima venivano sostituiti con quelli in plastica mentre oggi si preferisce l'uso di quelli metallici. In Germania la quantità dei tappi di alluminio è cresciuta dell'8% nel 2019, ed è un dato in continuo aumento. Un tappo di alluminio è più costoso da produrre rispetto ad uno di plastica, tuttavia il cliente finale è sempre più sensibile e preferisce comprare prodotti ecosostenibili. Per questo motivo abbiamo deciso di gestire internamente tutto il ciclo di trattamento ed essere coerenti con entrambi i nostri scopi aziendali: massimizzare la valorizzazione del materiale prodotto e aiutare l'ambiente.


E qui entra in scena la tecnologia della Panizzolo Recycling Sistems . . .

L'impianto di raffinazione Panizzolo era la scelta migliore. Siamo andati sul mercato e abbiamo cercato un fornitore che avesse un'ottima reputazione e una solida esperienza nel riciclaggio dei rifiuti, specialmente nella raffinazione dell'alluminio. Panizzolo mi è stata suggerita chiedendo a colleghi e amici del settore. Ho conosciuto Mauro Panizzolo che mi ha accompagnato a vedere il suo impianto di trattamento vicino Padova. Dopo un test con il nostro materiale ci siamo convinti che Panizzolo fosse il partner più adatto alle nostre esigenze, confermando i feedback positivi che avevamo ricevuto dai nostri contatti italiani.


Vedendo l'impianto di raffinazione in funzione che idea si è fatto? Che ne pensa della tecnologia Panizzolo e del granulo in uscita?
Sono completamente soddisfatto dell'impianto e da come siamo stati seguiti in tutte le fasi, dal layout fino al training dei miei collaboratori. Ad essere sinceri ci sono due aspetti che mi hanno positivamente colpito: il fatto che emetta poco rumore e che non disperda polvere in giro. Tutti plus che ci permettono di lavorare in sicurezza nel massimo rispetto dell'ambiente e del personale senza dover aggiungere altri investimenti. Altra cosa che mi ha piacevolmente sorpreso è la possibilità di personalizzare i parametri del software di gestione e controllo. Una notevole flessibilità e velocità di adattamento che è perfetta per le nostre tipologie di rifiuto in input. I tecnici Panizzolo sono molto preparati e hanno dato ai miei collaboratori tutte le informazioni necessarie per lavorare al meglio. Ovviamente ora la parte più importante è crearci la nostra esperienza, in modo da ottimizzare tutte le funzioni e i set-up. Non credo ci saranno grosse problematiche, è la nostra prima volta con un impianto del genere ma vendendolo in funzione sono sicuro che le prospettive di business per l'immediato futuro siano ottime.


Avevate visto anche altri impianti di riciclaggio?

Sì, ne avevamo visto un altro. Era un'azienda tedesca, ma non eravamo soddisfatti. L'esperienza Panizzolo e la qualità in uscita del loro impianto di raffinazione erano di gran lunga superiori.


In Germania quante sono le aziende che trattano questo tipo di rifiuto?

Non siamo in molti in questo campo. In tutta la Germania dovremmo essere massimo quattro o cinque. Ci sono delle grosse aziende che trattano i tappi, ma solo perché raccolgono molti tipi di rifiuti plastici e metallici. Non sono specializzate come noi, che produciamo un output di alta qualità. Questa cosa fa davvero la differenza.


Cosa vi rende unici nel mercato tedesco?

Quello che, a mio avviso, ci rende unici nel mercato tedesco è il fatto di valorizzare al massimo i metalli e le plastiche in uscita dai nostri impianti. I miei clienti sono interessati ad utilizzare materie prime da riciclaggio tuttavia vogliono mantenere un'alta qualità di miscelazione e fusione. Sia per la plastica che per l'alluminio noi li aiutiamo combinando al meglio business e protezione ambientale. Quello che ci distingue dai competitor è il nostro impegno ad investire continuamente in nuove tecnologie. Non si tratta solo di acquistare trituratori ma di investire in soluzioni che ti diano concretamente una marcia in più. Un esempio concreto è l'impianto di raffinazione Panizzolo Recycling Systems che aiuta il nostro business valorizzando i tappi di alluminio, fornendoci una qualità competitiva nel mercato e aiutandoci a salvaguardare l'ambiente.

 

Dopo il Covid-19 guardiamo al futuro
A maggio Panizzolo Recycling Systems ha riaperto le sue sedi in provincia di Padova, nel rispetto delle normative sanitarie del nuovo protocollo di sicurezza nazionale. Fin da marzo l'azienda aveva scelto, in accordo con i collaboratori, di continuare la sua attività introducendo adeguate misure sanitarie. Così facendo è stato possibile lavorare a pieno regime fino al lockdown nazionale, senza alcuna ripercussione sanitaria.
Questo periodo ha cambiato le abitudini lavorative di molti e non sono mancate le sfide. Gli uffici commerciali e i service hanno seguito da remoto tutti i clienti mentre l'azienda ha garantito la massima tutela ai suoi collaboratori.
È stato aperto un apposito canale di comunicazione, anticipata la cassa integrazione straordinaria e condivisa una strategia di rilancio produttivo.
Panizzolo non si ferma e guarda al futuro, per il 2020 ha previsto importanti cambiamenti nel settore, complice anche il nuovo piano d'azione per l'Economia Circolare dall'Unione Europea. Le aziende di riciclaggio rottami punteranno maggiormente a trattamenti End-of-Waste e cercheranno adeguati fornitori tecnologici.
Panizzolo in questi mesi ha lavorato su più fronti, sviluppando le proprie abilità commerciali e progettando una nuova serie di macchinari che presto saranno lanciati sul mercato. Amplieranno le performance di trattamento nella logistica e nella qualità di materia prima secondaria in output.
Non ci resta che attendere per scoprire cosa ha in serbo per il mercato l'azienda padovana.

 


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