Un quadro emerso dal convegno organizzato da siderweb in collaborazione con RICREA. Tra il 2020 e il 2024 capacità produttiva stabile in Europa a 3,7 milioni di tonnellate. Quota di mercato dell'import extra Ue in crescita. Paolo Morandi (Ceo siderweb): «Riciclo degli imballaggi cuore dell'economia circolare e per tutti quei settori dell'industria manifatturiera che utilizzano l'acciaio per il packaging dei prodotti»
Un settore di nicchia, che sta affrontando grandi sfide ed è messo alla prova dalla crescente concorrenza extra europea. Questo il profilo del comparto italiano ed europeo della banda stagnata emerso dalla presentazione di Stefano Ferrari (responsabile dell'Ufficio Studi di siderweb) durante il convegno «Steel packaging towards the future», organizzato da siderweb in collaborazione con RICREA, il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio, tenutosi oggi a Napoli.
«A livello europeo - ha spiegato Ferrari - nel periodo 2020-2024 la capacità produttiva è rimasta stabile, attorno ai 3,7 milioni di tonnellate annue, mentre sia la produzione sia il consumo hanno subito un deciso calo nel 2023, perdendo rispettivamente 800mila e 600mila tonnellate rispetto all'anno precedente e recuperando in misura marginale nel 2024». Questa situazione, a cui si somma un costante aumento delle importazioni dai Paesi terzi, ha portato ad una maggior penetrazione del materiale prodotto al di fuori dell'Ue nel mercato comune. In particolare «la Cina, che nel decennio 2014-2024 ha avuto la maggior quota di mercato sul versante dell'import europeo dai Paesi terzi (21,6%), ha ricoperto un ruolo sempre più decisivo sino alla fine del 2024, quando la Commissione ha fatto partire un'indagine antidumping sulle importazioni di banda stagnata da Pechino, culminata con l'imposizione di dazi nel 2025», ha aggiunto Ferrari.
Mentre le importazioni nel decennio preso in esame sono salite, le esportazioni europee verso i Paesi terzi sono parallelamente diminuite, con l'Ue che nel 2022 per la prima volta da molti anni è diventata importatrice netta di banda stagnata. Per quanto concerne l'Italia il consumo, similmente a quanto avvenuto in Europa, nel 2023 è calato in maniera decisa, ma le importazioni totali (di materiale europeo ed extraeuropeo) del nostro Paese non hanno subito un incremento simile a quello sperimentato nel resto dell'Unione. In crescita, invece, la quota di mercato dell'import di banda stagnata proveniente dai Paesi extra europei, salita da una media del 40% nel periodo 2014-2021 sino al 60% del 2023.
«Dall'analisi dei dati di produzione, consumo ed import-export del settore europeo della banda stagnata - ha concluso Ferrari - emerge una situazione caratterizzata da molteplici sfide, con produzione sotto pressione, consumi in leggera ripresa dopo il calo del 2023 ed una competitività internazionale in difficoltà, come dimostra il calo dell'export». A questa situazione «l'Ue sta cercando di correre ai ripari con l'introduzione dei dazi contro le importazioni cinesi di banda stagnata. Nel breve questa misura ha avuto effetto, riducendo gli arrivi di materiale e sostenendo i prezzi di vendita, mentre è ancora da valutare l'impatto di questa misura nel medio e nel lungo termine».
In questo quadro, «il riciclo degli imballaggi diventa il cuore dell'economia circolare e un elemento centrale per tutti quei settori d'eccellenza del manifatturiero, come l'industria alimentare e farmaceutica, che utilizzano l'acciaio per il packaging dei propri prodotti», ha sottolineato Paolo Morandi (Ceo di siderweb). Per queste ragioni, «RICREA, con cui abbiamo intrapreso un percorso congiunto, collaborando in maniera davvero sinergica, gioca un ruolo importante, fondamentale per promuovere e valorizzare l'acciaio e il suo recupero. Per siderweb è fondamentale il confronto sul futuro per cercare di ragionare insieme, coinvolgendo tutti gli attori della filiera, e cercare soluzioni condivise e affrontare le tante sfide e opportunità che il contesto offre alle aziende della community dell'acciaio», ha concluso Morandi.
Pertanto, secondo Domenico Rinaldini (presidente RICREA), «organizzare questo convegno è per RICREA motivo di grande soddisfazione: ci auguriamo possa diventare un appuntamento fisso, capace di stimolare ogni anno il confronto tra tutti gli attori della filiera. La collaborazione con siderweb, che ringraziamo, per noi è fondamentale: è una realtà capace di raccontare il mondo dell'acciaio con un approccio sempre più aperto, trasparente e orientato all'innovazione, che include oggi con crescente attenzione anche il tema degli imballaggi. Un segnale importante verso un'industria più consapevole e dialogante, al centro dell'economia circolare di oggi e di domani».
GLI OPERATORI - Nella sua presentazione, Marco Barabino (Account Manager Packaging Italia di ArcelorMittal) ha illustrato come le innovazioni proposte da ArcelorMittal siano legate allo sviluppo di soluzioni per ridurre lo spessore e generare nuovi acciai per imballaggio, per rendere i materiali più performanti e sostenibili. La sostenibilità dei prodotti «è rafforzata dal limitato utilizzo di sostanze nocive in soluzioni come la passivazione senza cromo (Cf-free), LTS e BPA-NI. Uno dei principali vantaggi in chiave sostenibile dell'acciaio è la sua riciclabilità, è infatti il materiale più riciclato e riciclabile in Europa con un tasso di riciclo che supera gli standard richiesti dall'Ue per il 2030, mostrandosi già conforme al futuro regolamento PPWR (Packaging & Packaging Waste Regulation)». Barabino ha poi sottolineato la concretezza dell'impegno di ArcelorMittal in termini di sostenibilità: «La decarbonizzazione dell'acciaio è rappresentata dal marchio ombrello XCarb che offre diverse soluzioni per accompagnare i clienti con successo nel proprio percorso di decarbonizzazione. Inoltre, dal 2022 gli impianti del Gruppo sono certificati ResponsibleSteel».
Gaetano Oliva (Cfo di Sica e vicepresidente di Anicav) ha rimarcato l'importanza della banda stagnata definendola «presente e futuro per il settore delle conserve». Ha evidenziato come le associate di Anicav assorbano circa un terzo del consumo italiano del prodotto. Nel corso degli anni sono stati effettuati alcuni tentativi per sostituire la banda stagnata in vari comparti di utilizzo. Tuttavia, secondo Oliva, non ci sono alternative valide, soprattutto in termini di efficienza degli impianti che trasformano la banda stagnata rispetto ad altri come vetro o poliaccoppiato. Per questo motivo, la banda stagnata resterà la scelta migliore per i grandi numeri. Tuttavia, sono stati evidenziati i rischi d'approvvigionamento alla luce dell'entrata in vigore del Cbam europeo e alla forte concorrenza di Paesi terzi, in particolare di India e Cina. Oliva ha detto che «l'Italia non è pienamente autonoma nella produzione di banda stagnata, consumando 750-780mila tonnellate a fronte di una produzione di 40mila tonnellate».
Anche per Filippo Amodeo (Ceo di Nino Castiglione e vicepresidente di Ancit) l'utilizzo di banda stagnata rimarrà la modalità di confezionamento principale, poiché ritiene non sarebbe possibile un cambiamento di intere filiere produttive e una sostituzione di un circuito già collaudato. «La banda stagnata è centrale anche per l'industria dei conservieri ittici: la conservazione di tonno è per il 90% in scatoletta poiché permette di conservarlo più a lungo e senza conservanti». In merito alla produzione di banda stagnata, Amodeo evidenzia come «una soluzione alla concorrenza estera potrebbe essere quella di lavorare sulla consapevolezza del consumatore, del legislatore e dell'intera filiera, in modo da valorizzare le aziende italiane ed europee. I clienti stanno infatti mostrando una crescente attenzione nella ricerca di materiali sostenibili e provenienti da una filiera cento per cento italiana».
Un quarto degli imballaggi di aerosol è in acciaio, ha detto Dario Steiner (presidente di Volke Aerosol e presidente di Fea), poiché il settore utilizza sia banda stagnata sia plastica. «L'utilizzo di entrambi i materiali comporta la necessità di un sistema di corretto riciclo a livello normativo e tecnico per permettere una facile separazione dei materiali che compongono il packaging». Steiner enfatizza come «la banda stagnata sia facilmente reperibile sul mercato e compatibile con alcune tipologie di produzioni a differenza dell'alluminio, oltre a sottolineare la sua riciclabilità. L'aspetto ambientale è importante ma non può essere l'unico, è necessario lavorare anche sull'aspetto comunicativo rivolto ai consumatori agendo con gradualità», ha concluso Steiner.
In chiusura, Edo Ronchi (presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile) In chiusura, Edo Ronchi (presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile) ha sottolineato l'importanza del tema della decarbonizzazione, facendo riferimento a investimenti in tecnologie e alla sfida energetica come temi centrali di questo processo. Tuttavia, ha evidenziato come sia «necessario trovare un equilibrio tra fattibilità economica di questa transizione, l'applicazione delle tecnologie disponibili e le esigenze climatiche». Per questo motivo, Ronchi ha affermato che «il settore dovrebbe lavorare sul delta tra acciaio primario e secondario senza ideologia, con pragmatismo e consapevolezza, accelerando dove è possibile e progredendo alla giusta velocità dove non è consentito procedere con maggiore rapidità».