L’innovazione che non si ferma mai

Forte del festeggiamento dell'ambizioso traguardo dei 50 anni di attività Gerotto si è presentato a Ecomondo con un'importante novità di prodotto: il robot Gatto No-Dig, specifico per gli scavi non distruttivi. Focus anche su report di sostenibilità e sicurezza

Dal 1974 Gerotto affronta lavori complessi nel campo dell'aspirazione, della pulizia industriale e nell'edilizia. L'azienda di Campodarsego (PD), con le sue tre Business Unit: Gerotto Robotics, Gerotto Trucks e Gerotto Solutions ha sempre fatto dell'innovazione continua e della continua attenzione alla sicurezza il suo vessillo. Non a caso si è presentata a Ecomondo 2024, forte del traguardo festeggiato lo scorso giugno, ossia 50 anni di attività, con importanti news, ad iniziare da una cruciale novità di prodotto: il robot comandato da remoto Gatto No-Dig, ultimo nato in casa Gerotto Robotics. Il braccio del Gatto No-Dig è dotato di un tubo d'aspirazione del diametro di 250 mm, con un giunto rotante a profilo dentato che permette un movimento circolare durante le operazioni di aspirazione, cosa che consente di operare in modo estremamente preciso e non distruttivo, risultando ideale per progetti di demolizione, aspirazione di materiale a secco come pietrisco, macerie ecc. e pulizia di sottoservizi, con una notevole ottimizzazione di costi e tempi d'intervento.

Accanto al Gatto No-Dig vi era anche il Lombrico S Ex-O, ossia il primo robot Gerotto con doppia certificazione ATEX Zona 0 e IECEx (omologo ATEX a livello internazionale ndr). Si tratta di una tappa importante nel percorso di innovazione dell'azienda, che conferma il costante impegno nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni in linea con gli standard internazionali più esigenti.

Il robot, progettato per la pulizia in spazi confinati e potenzialmente esplosivi, offre massima sicurezza ed efficienza nelle operazioni di bonifica e dà il via a tutta una serie di prodotti che saranno dotati di doppia certificazione. In tal modo l'azienda si garantisce una presenza e una copertura, nonché una solidità differente su mercati che pur riconoscendo la qualità dei prodotti Gerotto, hanno però bisogno di una certificazione internazionale che quella europea ATEX non permette di coprire, si pensi a mercati come Australia e Sud Africa, mercati cruciali per l'azienda padovana.

Visto che il payoff di Gerotto non a caso è "Innovation first, safety always", Gerotto, forte di essere stato fra i primi a introdurre gli escavatori a risucchio, ha scelto di essere fra i promotori e fra gli estensori della prassi: "Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale - Sistemi ad aspirazione pneumatica" (UNI/Pdr 97:2020). Il documento, pubblicato ormai 5 anni fa, ha visto protagonisti UNI, IATT (Italian Association of Trencheless Technology), UNINDUSTRIA e alcuni player italiani del settore tanto che quest'anno dovrebbe diventare norma.

Si tratta di una prassi che definisce i diversi passaggi del lavoro di aspirazione, riconosce l'enorme importanza delle tecnologie trenchless nel ridurre i disagi socio-ambientali rispetto alle tecniche di scavo tradizionali, nel migliorare la logistica di cantiere e nel promuovere la grande flessibilità di utilizzo delle tecniche di risucchio nei più disparati settori industriali, come acciaierie, raffinerie, stabilimenti chimici e petrolchimici, industrie del vetro, cantieri edili, impianti trattamento acque, impianti produzione biogas e molto altro.

Non solo, Gerotto sta anche lavorando da metà settembre a un tavolo tecnico per un'altra prassi, riguardante l'uso dei robot in ambito industriale ed edilizio perché essendo un settore di nicchia, nonché tuttora pioneristico, non ci sono norme specifiche, quindi la volontà, insieme a IATT, è quella di normare tutte queste attività per poter permettere ai committenti pubblici o privati, quindi stazioni appaltanti o anche committenti privati, di avere una norma di riferimento sulla quale basare la scelta delle proprie tecnologie. Questo approccio, basato sulla consapevolezza che si tratti di tecnologie nuove, innovative e che necessitano di regole per essere correttamente scelte ed impiegate dal mercato, ha da sempre contraddistinto l'azienda.

La sicurezza non è solo un'idea, l'aspetto cruciale è proprio quello di riuscire a trasformare i comportamenti delle persone al fine che si arrivi al famoso zero accidents. Per questo Gerotto ha attivo un programma finalizzato a incentivare i comportamenti sicuri fra i propri dipendenti. Non a caso questa cura, questa attenzione alla salute e alla salvaguardia delle persone (che in Gerotto c'è da sempre: se vogliamo anche i mini robots nascono per essere impiegati all'interno di ambienti limitati o pericolosi, dove non è normalmente previsto il passaggio dell'uomo) dimostra un impegno verso tematiche importantissime che trovano il loro naturale sbocco in un acronimo, ormai di uso comune, sempre più conosciuto: ESG, ossia Environmental, Social e Governance, tre dimensioni fondamentali che consentono di verificare, misurare e valorizzare il reale impatto in termini di sostenibilità di un'impresa.

Non a caso Gerotto ha appena pubblicato il report di sostenibilità proprio perché essere consapevoli del proprio impatto aziendale sull'ambiente è il primo passo per un percorso di sensibilizzazione e di cultura nella gestione delle risorse naturali, nonché prodromo di un futuro bilancio di sostenibilità.


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