A fianco dell’ambiente

Dal 1952 Gruppo Marazzato, leader italiano nella gestione dei rifiuti, delle bonifiche e del pronto intervento ambientale, continua la sua ascesa guardando anche all'estero

Prosegue con successo la storia del ‘Gruppo Marazzato' - presente anche quest'anno a Rimini all'Ecomondo dal 5 all'8 Novembre - nato nel lontano 1952 per volontà del fondatore Lucillo, passato poi nelle mani sapienti del figlio Carlo (cui si deve, nel 1976, la felice intuizione della "Spurgo Service", in affiancamento alla primaria attività di trasporti su strada), e oggi giunto con successo alla terza generazione che vede al timone i nipoti Alberto, Luca e Davide, autori di un fortunato processo di internazionalizzazione in tutto il mondo.
Una parabola ascendente che abbraccia quasi 70 anni, sorta agli albori di un Dopoguerra dal profumo di riscatto e ricostruzione, e fiorita grazie al binomio radici e memoria, e al tris lavoro, coraggio e successo, valori di riferimento tuttora alla base dell'intera attività d'impresa.
Una realtà industriale multipotenziale di prim'ordine in Italia, leader incontrastata di settore nella gestione e trattamento rifiuti di ogni tipo e genere, nonché nelle migliori tecnologie a servizio dell'ambiente a disposizione di privati, imprese ed enti pubblici.


Ricerca e sviluppo alle radici del successo

A partire dall'ultimo decennio, il ‘Gruppo Marazzato' ha potenziato le risorse e le attività destinate alla selezione e implementazione delle professionalità di filiera e del parco autoveicoli, aprendo nuove strade a un mercato in continua evoluzione, quale quello legato alla tutela dell'ambiente, che necessita di prontezza e modularità, di competenza e prontezza per far compiutamente fronte in tempo reale a esigenze vecchie e nuove: con lo stile di un fuoriclasse del calcio che, a ogni partita, sceglie, varia e adatta la strategia di gioco migliore.
Perché la forza, la parola chiave alla base di una mission consolidata, è ‘interdisciplinarietà', ma sempre in una visione olistica, coerente e coordinata, in cui Parte e Tutto convivono insieme in un equilibrio producente e produttivo insieme.
Forte di un lungo elenco di primarie iscrizioni all'Albo Nazionale Gestori Ambientale di Alto Livello, e altrettanto numerose Certificazioni di Qualità conseguite dai principali Audit italiani ed esteri, il Gruppo ha intrapreso una politica di ampliamento del settore bonifiche che ha portato all'esecuzione di lavori decisamente qualificanti, ma anche complessi, per soddisfare esigenze particolari, in diversi ambiti d'attuazione.
Trascorrendo, dunque, attraverso un percorso di crescita, graduale ma costante, dalle prime azioni d'intervento per arrivare al confronto con cantieri di dimensioni medio-grandi, mediante approcci differenti, proprio in funzione delle diverse tipologie di operatività possibili.


Case histories vincenti a tutela dell'ambiente

Alla classica bonifica ‘scava e porta via' si è via via progressivamente affiancata altresì l'applicazione di metodiche per il trattamento in situ: come testimoniano l'implementazione di un impianto di declorurazione riduttiva realizzato in Centro Italia per il trattamento in falda di hot spot profondi contaminati. Ma anche l'esecuzione di una bonifica per mezzo di iniezione di solfato di ferro in falda, a Torino.
Si tratta in entrambi i casi di sistemi di bonifica ormai consolidati, la cui applicazione richiede competenza e precisione: tempi di iniezione certi (che, per via delle loro caratteristiche intrinseche, necessitano di particolari attenzioni), monitoraggi costanti per le valutazioni dei trend e le successive stime per proseguire le attività. Il tutto sotto l'occhio vigile ed esperto di operatori qualificati, in ottemperanza agli odierni standard legislativi in materia di sicurezza.
Incluse altre tipologie di intervento, quale ad esempio un'altra importante applicazione, effettuata a Milano, riguardante l'iniezione di persolfato di sodio e perossido di calcio in falda, all'interno di un'area dimessa in cui le operazioni di bonifica hanno preso il via con una piccola demolizione.
Fondamentale, nel caso di specie, la multidisciplinarietà. L'arma vincente con cui porre in corretta relazione, in un'ottica di strategico problem-solving, un complesso iter autorizzativo (area sotto vincolo paesistico) e la necessità di effettuare uno scavo di bonifica ‘profondo' (oltre 11 metri da piano campagna).
Consentendo così la posa di palancole in uno spazio urbano cittadino densamente costruito, resasi necessaria al fine di alleviare e attenuare il disagio all'esterno.
In che modo? All'interno del sito è stata all'uopo studiata e allocata una tensostruttura a tenuta. provvista di un sistema di aspirazione a carboni attivi per il trattamento dell'aria aspirata, per limitare le emissioni odorigene poiché il terreno oggetto di scavo, contaminato da BTEX, recava su di sé la presenza di componenti volatili elevate, passibili di incomodità per l'esterno.
Importante, inoltre, la speciale attenzione dedicata alla progettazione della palancolatura per raggiungere le quote previste: senza tiranti, ma con un sistema di ‘pontoni e centine' per sostenere le palancole stesse dall'interno. In più, le vibrazioni per la loro infissione sono state costantemente monitorate da tecnici esperti che hanno vigilato sull'impianto per verificare eventuali scostamenti da valori limite di ammissibilità da parte degli agenti potenzialmente inquinanti.
Fattore determinate, ultimo ma non per importanza, la condivisione con il quartiere: un dialogo sereno, rispettoso e costante tra le maestranze del Gruppo e i residenti del luogo resosi mediante avvisi, incontri e comunicazioni, diramati anche agli Enti di controllo e la Polizia locale, con il coinvolgimento sistematico e sistemico di tutti gli attori del territorio.
Un approccio vincente che ha portato il cantiere in fieri a essere scelto dalla locale ASL quale esempio virtuoso per un progetto-pilota, in via sperimentale su scala nazionale, per il monitoraggio e l'osservazione attenta degli ambienti di lavoro durante gli scavi di bonifica.
Aspetto, questo, impreziosito ancor più dalla presenza in loco dei tecnici dell'Ente pubblico durante alcune fasi di scavo, consentendo così il recupero diretto di dati interessanti circa le caratteristiche ambientali emerse contestualmente ai lavori: elementi utilissimi nell'integrazione arricchente delle fasi di monitoraggio in atto, a tutela degli operatori e della bontà dell'intervento eseguito.


E' la squadra che vince

Il settore delle bonifiche contempla interventi di mero smaltimento, per i quali il ‘Gruppo Marazzato' ha ormai da tempo consolidato ottimi rapporti con discariche e impianti dislocati sull'intero territorio nazionale, garantendo efficienza e tempi di risposta immediati, grazie all'ausilio di un Team serio e preparato.
Premesse, queste, che hanno consentito la rapida gestione dei terreni odorigeni di Milano, prevenendo ed evitando ogni disagio, così come identicamente avvenuto anche per una bonifica analoga in Centro Italia, mentre attualmente lo stesso accade anche sul versante del trattamento dei rifiuti dei ‘costruttori' del nuovo ponte di Genova, in sostituzione del ‘Ponte Morandi', all'interno di un pregiato consorzio cui è stata demandata la progettazione e realizzazione della nuova, mastodontica infrastruttura autostradale.
Ricordando anche l'intervento in ATI (in associazione temporanea d'impresa) della bonifica a Genova dei terreni ove verrà costruito il nuovo impianto di trattamento delle acque reflue del capoluogo: un'attività complessa, destinata a proseguire con la demolizione dei manufatti in cls localmente presenti: e che, a oggi, ha già visto il corretto smaltimento e il trasporto in sicurezza di circa 50mila tonnellate di detriti, inaugurando così un nuovo dialogo con il contesto ambientale ligure.


Dalle origini a oggi: evoluzione e storia delle bonifiche ambientali
Last but not least, le origini, che rispondo al nome di ‘bonifiche di materiali contenenti amianto' o gli ‘interventi di dismissione di serbatoi'.
E' da lì che nasce la storia del ‘Gruppo Marazzato', oggetto di una lunga e vasta espansione unica in Italia, base prodromica allo sviluppo circolare, in ogni ambito di applicazione, di tal tipologia di attività che costituisce, in sintesi, il core business e la specializzazione del Gruppo.
Ogni anno, infatti, vengono rilasciate numerosissime azioni in tal senso: interventi di rimozione di varia entità, in cui la destituzione dei serbatoi in disuso è una componente fondamentale.
Come nel caso di un sito dismesso nel Modenese, ove il ‘Gruppo Marazzato' è stato chiamato ad assolvere a una serie di funzioni diverse, finalizzate alla restituzione finale del luogo al senza alcuna ‘pendenza' ambientale.
La prima fase del lavoro è consistita nella bonifica dell'impianto di produzione (vernici, quindi presenza di resine e solventi), il suo smontaggio (non demolizione, poiché alcune parti sono state riutilizzate dal committente in altri stabilimenti) e messa a dimora.
Svuotati i capannoni, si è proceduto alla rimozione dei materiali contenenti amianto e alla successiva demolizione delle strutture, degli uffici (ove prima è stato eseguito lo strip out degli interni), e delle solette.
Sul posto erano presenti 50 serbatoi, quasi tutti interrati: sono stati bonificati e rimossi, con riempimento degli scavi realizzati con materiale di cava.
Un elemento rilevante è stata quello legato ai conferimenti esterni: metalli, macerie, cemento, terra sono stati tutti poi assegnati a impianti autorizzati giungendo infine a restituire così, in modo gradato, preciso e puntuale, un'area completamente sgombra ove riseminare prato: là dove un tempo c'erano residui di una città, ora c'è una distesa di erba verdeggiante, parafrasando al contrario un celebre verso de ‘Il Ragazzo della Via Gluck', successo di Adriano Celentano targato 1966.
Gli interventi di rimozione amianto invece sono garantiti da uno Staff completo di tecnici e operatori che svolgono lavori specializzati, legati essenzialmente alla dismissione in sicurezza di materiali contenenti amianto friabile: attività delicata e complessa cui il ‘Gruppo Marazzato' destina annualmente una parte sempre più consistente del proprio budget.
Perché la crescita, quella vera, passa soltanto attraverso una continua, genuina volontà - calata a piene mani e con un tuffo a piè pari nel presente - di confrontarsi con un mercato che offre occasioni sempre diverse. Permettendo dunque ampi margini di miglioramento, funzionali alla redistribuzione completa e complessa di un servizio e un'assistenza globali sempre più evoluti all'utente finale.