Una Weee Factory nel cuore dell’Emilia

Greenlife è il nuovo impianto per il trattamento dei pannelli fotovoltaici e televisioni a schermo piatto


In provincia di Reggio Emilia è operativo il nuovo impianto Greenlife destinato al trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici, in particolare il raggruppamento R3 per quanto concerne i televisori e monitor flat panel ed il raggruppamento R4 che comprende una vasta gamma di apparecchiature elettriche ed elettroniche che annovera anche i pannelli fotovoltaici. L'obiettivo dell'impianto è quello di massimizzare il recupero di materiale anche attraverso la promozione di filiere end of waste sul vetro e sulle plastiche che consentono la reintroduzione degli stessi materiali nel ciclo produttivo industriale.

Il recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche apporta notevoli benefici sia in termini ambientali che economici, perché permette di rivalorizzare, tra gli altri, metalli preziosi di cui il nostro Paese è deficitario. L'impianto lavora, ad esempio, televisori a schermo piatto da cui si recuperano cavi elettrici e schede elettroniche, e pannelli fotovoltaici da cui si riciclano le celle fotovoltaiche. Materiali che sono la nostra miniera urbana perché ricchi di metalli anche preziosi come rame, oro, alluminio, palladio e argento. Il recupero presso un impianto autorizzato come Greenlife favorisce l'economia circolare e contribuisce anche ad apportare benefici energetici, in termini di energia risparmiata e CO2 evitata.

Enrico Benedetti, Presidente Greenlife Srl, ci spiega le innovazioni di questo impianto: "La mia volontà imprenditoriale è stata quella di investire in un settore in fortissima espansione e di anticipare così il bisogno che le varie forme di incentivazione economica stanno spingendo. Il nostro impianto, completamente 4.0, può operare in maniera sostenibile ed economicamente vantaggiosa. È "multidisciplinare": nella fase di ideazione e progettazione abbiamo cercato di realizzare un impianto che fosse in grado di processare più di un raggruppamento RAEE attraverso alcune scelte impiantistiche che assemblano in modo diverso tecnologie note, che riteniamo possano dare ottimi risultati. In un panorama di rapida obsolescenza delle apparecchiature e di modifiche tecnologiche continue su di esse, volevamo farci trovare pronti a raccogliere questa sfida affidandoci ad una partnership con un fornitore italiano specializzato nella realizzazione di impianti per varie tipologie di rifiuti".

L'impianto è stato realizzato da FORREC ed è in grado di trattare fino a tre tonnellate l'ora di rifiuti. Greenlife, dopo un percorso autorizzativo durato circa dodici mesi, ha ottenuto una concessione per il trattamento di 5.000 t/anno di rifiuti RAEE e pile e accumulatori pericolosi e di 10.000 t/anno di RAEE non pericolosi.

FORREC ha proposto soluzioni tecnologiche in grado di ottimizzare i cicli di lavorazione dei materiali da recuperare sia sotto il profilo del trattamento dei rifiuti che quello energetico. L'obiettivo è quello di recuperare la maggior quantità di risorse dai rifiuti avendo il minore impatto ambientale ed energetico possibile.

I rifiuti sono processati nell'impianto a seconda della tipologia. L'operatore sceglie la classificazione da trattare su un monitor e sarà l'impianto stesso che definisce il processo cui saranno sottoposti. Ad esempio, i pannelli fotovoltaici saranno sottoposti ad una prima triturazione in un trituratore bialbero, poi saranno convogliati in un macinatore ed infine in un vibrovaglio. Al termine del processo tutte le componenti saranno selezionate e separate, grazie anche a macchine separatrici delle componenti ferrose e non ferrose. La qualità dei prodotti in uscita è determinante per la loro successiva utilizzazione in altre attività industriali e chiudere così il ciclo dell'economia circolare.