Trasformare i rifiuti in valore

Risolvere il problema della gomma come rifiuto, sviluppare un'economia sostenibile e circolare, migliorare la salute dell'ambiente. Sono questi i principi guida di Salvadori, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e installazione di tecnologie dedicate al riciclo dei PFU e dei nastri trasportatori

Stando all'Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp, Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici e ai dati che emergono dal Circularity Gap Report, stilato dal centro di ricerca internazionale Circle Economy: ogni anno nel mondo vengono consumati più di 100 miliardi di tonnellate di materie prime (minerali, combustibili fossili, metalli e biomasse). Di questa enorme quantità immessa nell'economia globale, solo l'8,6% viene riutilizzato in modo efficiente attraverso forme di recupero e riciclo. Il restante 91,4% di queste risorse non trova invece una seconda vita, venendo così destinato allo smaltimento. Vi è dunque ancora un importante divario tra il modello lineare di utilizzo delle risorse (basato sulla catena estrazione-produzione-consumo-scarto) e quello circolare (e cioè basato sul recupero delle risorse utilizzate).

Lo sviluppo di un'economia sostenibile e circolare è parte di una soluzione che può aiutare ad affrontare le sfide che pongono i rifiuti di gomma, migliorando la salute dell'ambiente. Il materiale di cui sono fatti gli pneumatici a fine vita, i nastri trasportatori, ma anche banalmente le suole delle scarpe da ginnastica sono un tesoro che spesso non viene adeguatamente sfruttato. Con la gomma recuperata si possono realizzare varie tipologie di manufatti ma anche campi di calcio, piste di atletica e chilometri di rete autostradale. Le soluzioni Waste to Value nel riciclaggio degli pneumatici proposte da Salvadori possono svolgere un ruolo chiave nel raggiungimento di questi obiettivi sia per le comunità locali che per l'ecosistema in generale.

Nata nel 1983 a Rovereto come azienda famigliare, la Salvadori, dal 2016 parte della multinazionale statunitense TRC, vanta un team di prim'ordine di designer, ingegneri, costruttori e tecnici che realizzano soluzioni innovative ed efficaci per il riutilizzo di materie prime seconde. Trasformare in valore ciò che un tempo era considerato rifiuto, sviluppare un'economia sostenibile e circolare, migliorare la salute dell'ambiente è l'indubbia idea di Riciclaggio dell'azienda.

Considerando che gli PFU abbandonati rappresentano un problema sia per la salute che per l'ambiente, specialmente in caso di incendio viste le emissioni tossiche che possono includere petrolio, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e benzene con potenziali agenti cancerogeni in grado di contaminare l'atmosfera, il suolo e le falde acquifere; considerando anche che nei climi più caldi, poi, uno pneumatico abbandonato immagazzinando la pioggia può diventare un'incubatrice ideale per le larve di zanzara, aumentando così il rischio di diffusione di malattie come dengue, malaria e zika e considerando, infine, che in ogni modo se non adeguatamente trattato, uno pneumatico a fine vita abbandonato resiste per centinaia di anni: il problema PFU è di assoluta e stringente attualità.


Waste to Value: un approccio in tre fasi verso il futuro
Le soluzioni di riciclaggio Salvadori per gli pneumatici iniziano con l'estrazione dell'acciaio e la riduzione volumetrica. Questo processo culmina con un'ampia gamma di nuovi prodotti tecnici che utilizzano le linee di stampaggio dell'azienda trentina.

Il primo passo nel riciclaggio di uno pneumatico a fine vita è il processo di riduzione volumetrica, in base al quale lo pneumatico viene tagliato in più sezioni che possono essere lavorate da una linea di triturazione tradizionale. Una volta che lo pneumatico è stato ridotto volumetricamente, ha luogo il processo di triturazione con separazione di acciaio, fibra tessile e granulo di gomma. La terza e ultima fase è la conversione del granulo di gomma in prodotti colorati e stampati.

Questi tre passaggi di riduzione volumetrica, triturazione e conversione in prodotti finiti chiudono il ciclo dell'economia circolare e consentono la trasformazione dei rifiuti in valore.

I macchinari Salvadori sono specifici per la riduzione volumetrica degli pneumatici vettura e camion e per gli pneumatici movimento terra e miniera, macchinari per mulch e macchinari per trasformare la gomma riciclata in prodotti finiti.

Innumerevoli sono le applicazioni per i prodotti derivati dal granulo di gomma riciclata: dalle guaine fonoassorbenti alle barriere antiallagamento, dalle superfici sportive ai sistemi di pavimentazione e agli articoli tecnici. I prodotti stampati derivati dagli pneumatici hanno una gamma incredibilmente ampia di applicazioni grazie alle eccellenti caratteristiche della gomma di smorzamento del rumore, degli urti e delle vibrazioni. I campi di applicazione sono: attrezzature per parchi giochi e per il tempo libero, pavimentazioni commerciali e industriali, manufatti per il traffico e la sicurezza, pavimentazioni per il bestiame, manufatti per l'edilizia e le infrastrutture.

Tra gli esempi più famosi non si può non citare le piastrelle anti-shock installate nei parchi giochi per bambini, finalizzate a ridurre il possibile impatto di un bambino che cade a terra. Stesso principio anche per le pavimentazioni delle palestre e le piastre paraurti per il sollevamento pesi. Non solo: dossi, barriere di sicurezza e supporti per segnali stradali sono anch'essi spesso realizzati in gomma riciclata, rendendoli un'alternativa più ecologica ed economica a quelle realizzate con materiale vergine. Nei condomini, poi, lo strato isolante è di gomma riciclata perché riduce la propagazione delle vibrazioni e del rumore da un piano all'altro o da un appartamento all'altro. Sono stati inoltre sviluppati dispositivi antisismici in gomma riciclata per ridurre il rischio di danni durante i terremoti.

La tecnologia per la produzione di stampati derivati da pneumatici è presente sul mercato da più di 20 anni ed è quindi consolidata. La sua maturità unita al livello di investimento relativamente basso ne fa una tecnologia accessibile anche alle piccole imprese.

Come funziona? Il granulo di gomma riciclata viene miscelato con un legante poliuretanico in forma liquida, che di solito è dall'8% al 10% circa del suo peso. Nel caso in cui il prodotto finale debba avere un colore diverso dal nero, è possibile aggiungere del pigmento all'impasto. Viene inserita anche una piccola quantità di acqua perché l'umidità è il vero fattore scatenante per la reazione del legante. L'impasto viene poi scaricato in una pressa munita di stampo e sottoposta a pressione costante dove assume la forma desiderata.

Il processo produttivo può essere caldo o freddo. Parliamo di un processo a caldo quando viene aggiunto calore durante la fase di pressatura: questo avviene solitamente grazie a resistenze elettriche e viene utilizzato nella produzione della maggior parte degli articoli stampati. Sebbene il calore non sia necessario per la reazione del legante, accelera il processo e consente una maggiore velocità di uscita.

Un processo a freddo viene utilizzato, invece, quando l'articolo da produrre è troppo spessa per consentire al calore di diffondersi uniformemente attraverso il prodotto, raggiungendo anche la sua parte interna. Una volta che la miscela di gomma e legante è stata scaricata nello stampo e pressata, deve riposare fino alla completa maturazione del legante, che può richiedere fino a 24 ore a seconda del legante utilizzato, dello spessore del prodotto e della temperatura ambiente.

Tanti i macchinari Salvadori per trasformare la gomma riciclata in prodotti finiti: dalla pressa stampaggio, ai vari impianti di stampaggio, alla foratrice, senza dimenticare mescolatore, impianto di colorazione, taglierina e riavvolgitrice.

Forte del fatto che il settore ha registrato negli ultimi anni una crescita costante, spinta dalla tendenza generale verso un'economia circolare, Salvadori si conferma leader nel settore con una presenza in 47 Paesi, una percentuale di export del 94% e un investimento annuale del 9% in Ricerca e Sviluppo.

Ogni anno, sempre più pneumatici raggiungono la fine della loro vita e la quantità di gomma riciclata generata è così grande che fino ad ora non può essere assorbita dalla gamma esistente di articoli stampati. Per sfruttare questo potenziale nascosto, diversi attori devono unirsi per innovare: fornitori di tecnologia, aziende che operano con sistemi di smorzamento delle vibrazioni e del rumore, università ed esperti di economia circolare devono collaborare per trovare nuove applicazioni ad alto volume in cui la gomma riciclata offra prestazioni superiori rimanendo competitivi con il prezzo.

Questa, insieme alla ricerca di modi alternativi per eliminare o ridurre l'uso di leganti PU nel processo per abbassare i costi di produzione, costituisce la principale sfida tecnica che il settore è chiamato ad affrontare, unita al combattere il credo, ormai dimostrato da più parti inesatto, del "nuovo è più performante", quando invece la direzione è sempre più quella di sfruttare materiale usato senza estrarne sempre di nuovo. Questa consapevolezza potrebbe costituire la carta vincente per arrivare ad un vero cambiamento e ad un vero passaggio da economia lineare a economia circolare, anche nel settore PFU e nastri trasportatori. E Salvadori è da sempre in prima linea e ne è da sempre il principale promotore.