Ma-estro e Sarco

Agli antipodi della nostra penisola, vicini grazie all'Industria 4.0

Molti imprenditori conoscono la storia di Ma-estro Srl, azienda nata in Trentino dall'esperienza diretta di Giorgio Manara, imprenditore nel mondo degli inerti, che intelligentemente ha saputo cogliere i valori di: ottimizzazione, produttività, risparmio, controllo e sicurezza. Da qui, nel 2006, l'idea di avviare una nuova società specializzata in sistemi che permettono di diminuire i costi di produzione.

Ad oggi è una realtà conosciuta in tutta Italia e nel resto del mondo grazie ai suoi sistemi totalmente personalizzati in base alle esigenze del cliente, che permettono di raggiungere performance elevate in termini di efficienza. Inizialmente, data l'esigenza del titolare per la sua cava, l'azienda era presente solamente nel settore degli inerti ma nel corso degli anni si è espansa anche verso altri settori, fra i quali il riciclaggio del vetro, tanto che ormai Ma-estro è un espositore stabile alla fiera Ecomondo di Rimini.
Nel corso degli anni la società ha saputo restare al passo coi tempi investendo sempre buona parte delle sue risorse in Ricerca e Sviluppo e puntando nella direzione della tecnologia 4.0.
Attualmente, oltre 100 impianti implementano tali tecnologie, tra i clienti Ma-estro spuntano nomi di eccellenza, uno di questi è la Sarco Srl che sin dal 1990 ha individuato nel settore ambientale l'attività su cui fondare il proprio futuro, iniziando in maniera pionieristica a puntare sul riciclo ed il recupero dei rifiuti. In una prima fase si è specializzata nel recupero del vetro della raccolta differenziata.

Nel 2008, un ulteriore salto di qualità è stato la creazione di un nuovo stabilimento, nel quale è stato possibile realizzare un costante processo di innovazione tecnologica e ricerca che ha consentito nel 2018 di avviare al recupero e ridare nuova vita a circa 75.000 ton di vetro, metalli, carta, plastica, legno, ecc...
Oggi la Sarco Srl è l'unico centro di trattamento Co.Re.Ve. (Consorzio Recupero Vetro) per le regioni Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia, oltre che operatore RICREA (Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio) e piattaforma polifunzionale per i principali Consorzi di recupero: CiAl (Consorzio Imballaggi Alluminio), CoRePla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica), RILEGNO (Rilegno, Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno) e PolieCo (Consorzio Nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene). L'obiettivo di riferimento è quello di creare un'economia circolare.
I rifiuti oggi rappresentano una delle tematiche politico-ambientali più rilevanti a livello internazionale.

Entrambe le aziende, spinte dalla passione per la tecnologia, dal desiderio di migliorare i processi produttivi e la qualità delle risorse, riducendo così gli sprechi, hanno puntato insieme all'ottimizzazione dell'impianto.
Il progetto di Industria 4.0 implementato sull'impianto siciliano è finalizzato prevalentemente al miglioramento del controllo di produzione e dei consumi energetici. Vengono monitorati i dati di produzione che provengono da due pese posizionate sui nastri principali e grazie a dei sensori di livello (radar e sonar) è possibile rilevare costantemente il livello di carico delle tramogge per evitare eventuali intasamenti. In base ai parametri rilevati dalle macchine, gli alimentatori si regolano automaticamente in modo tale da "spingere" sempre al massimo la produttività dell'impianto, evitando così inutili sprechi energetici.

È possibile regolare diversi parametri come le portate dei nastri trasportatori e l'aspirazione della frazione leggera. Inoltre, sono costantemente sotto controllo gli assorbimenti delle utenze più importanti dell'impianto, come le selezionatrici ottiche di ultima generazione e il mulino. Questi controlli permettono non solo di aumentare la produzione ma di mantenere degli standard qualitativi molto elevati e costanti. Le pale gommate e il caricatore industriale registrano tutte le movimentazioni di materiale tramite dei sistemi di pesatura, ed è anche possibile inviare delle istruzioni da remoto per gestire le commesse di lavorazione.
Il sistema Ma-estro mostra infine anche lo stato di funzionamento del trituratore e rileva eventuali allarmi dovuti a blocchi o malfunzionamenti dei macchinari.
Tutti questi dati relativi alla produzione e ai consumi vengono storicizzati in un server cloud, che è possibile consultare in tempo reale tramite un portale web accedendo da qualsiasi postazione smartphone, tablet o pc.

Lo Stato da ormai 3 anni sta incentivando lo sviluppo tecnologico e cerca di incrementare la competitività delle imprese erogando incentivi per l'Industria 4.0. L'ultima Legge di Bilancio ha previsto la proroga del super ammortamento, portato al 270% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Tutto ciò quindi si traduce in un risparmio pari circa al 40% per un investimento.

Sarco e Ma-estro, così come innumerevoli altre imprese in diversi settori, hanno colto l'occasione e hanno creato una sinergia vincente. Al momento gli incentivi sono disponibili fino al 31/12/2019 ma per poter usufruirne è necessario rispettare una serie di parametri.
Sarco è molto soddisfatta e ha notato sin da subito i vantaggi di questa tecnologia: il processo produttivo risulta più controllato, uniforme ed ottimizzato. Quando si hanno dei numeri reali è possibile prendere decisioni mirate in merito agli investimenti aziendali, migliorando così il futuro della propria azienda.
È veramente importante comprendere i benefici dati da questi sistemi poiché grazie ad essi è realmente possibile monitorare produzione e consumi, ridurre gli sprechi e i tempi di lavorazione, aumentando persino la qualità del materiale.