CAMS: chiudere il cerchio della sostenibilità

È stato inaugurato lo scorso luglio Geocentro, un impianto per lo stoccaggio e il recupero di rifiuti inerti realizzato da Cams, che ha saputo concretizzare in tutto e per tutto le idee di Claudio Viel, Titolare della VPS Srl. L'obiettivo, come recita lo slogan del centro, è chiaro: ridare valore alla terra


Geocentro: un nome che esprime perfettamente ciò che la struttura vuole rappresentare e i traguardi che vuole raggiungere. Qui la terra è un valore assoluto e l'obiettivo è quello di salvaguardare l'ambiente attraverso l'innovazione tecnologica, una gestione dei rifiuti consapevole e una produzione di End of Waste con caratteristiche prestazionali certificate. Anche il colore del logo del centro, una tonalità di ruggine, è emblematico per la filosofia aziendale, poiché la ruggine si forma a protezione del materiale che ricopre e non ha nessun tipo di impatto ambientale.

Stiamo parlando di un impianto dedicato allo stoccaggio e al recupero di rifiuti inerti realizzato da Cams, ubicato a Codevigo, in provincia di Padova, la cui inaugurazione è avvenuta lo scorso luglio dopo un percorso durato cinque anni tra ricerca e progettazione. La lavorazione che subiscono i rifiuti che arrivano al centro è atta alla produzione di End of Waste da utilizzare come sostituti dei materiali vergini di cava, per evitare un ulteriore sfruttamento delle risorse ambientali e, allo stesso tempo, per ridurre drasticamente i rifiuti da conferire in discarica. Geocentro può ricevere diverse tipologie di materiali di scarto: da quelli del settore edilizio a quelli del decommissioning, da quelli del settore acquedottistico a quelli delle bonifiche ambientali.

La struttura si estende per 17.000 m2, composti da un'area coperta di 5.400 m2, dove avviene lo stoccaggio dei rifiuti, e una scoperta pavimentata di 11.600 m2, con baie di carico e scarico. Il tutto è completamente alimentato ad energia elettrica, con l'integrazione di un sistema fotovoltaico, proprio per evitare l'utilizzo di combustibili fossili e perseguire l'obiettivo della sostenibilità ambientale anche dal punto di vista energetico. All'interno del capannone, inoltre, non ci sono pilastri, per garantire la sicurezza degli operatori. È presente anche un sistema di aspirazione con filtri per controllare le emissioni inquinanti.

"Ogni giorno scaviamo, eseguiamo lavori di acquedotto, fognatura, strade e abbiamo deciso di smettere di inquinare a causa del nostro lavoro. Insieme a Cams abbiamo creato un impianto mai realizzato prima, in quanto abbiamo mescolato diverse tecnologie e siamo riusciti nel nostro scopo, ovvero ridare valore alla terra". Queste le parole di Claudio Viel, proprietario di Geocentro e di VPS srl.

L'impianto, infatti, nasce dall'esperienza della VPS nel settore delle bonifiche ambientali e del risanamento di siti contaminati, unitamente alla volontà di proteggere l'ambiente.

Per realizzare il suo progetto, Viel si è affidato a Cams, azienda specializzata nello sviluppo e nella produzione di soluzioni innovative per il settore del riciclaggio di inerti, asfalto, macerie e altri materiali. In particolare, l'impresa ha realizzato l'impianto di recupero che si trova nell'area interna dello stabilimento produttivo. Per Cams la sfida più importante è stata realizzare tutte le strutture in soli 60 metri e ottenere un'unica installazione che potesse trattare svariati tipi di materiale, ma i risultati parlano da soli.

Come ci ha spiegato Marco Venturi, Ingegnere e Direttore Tecnico Cams, "l'impianto è molto compatto ma allo stesso tempo versatile, per la presenza di molti nastri bidirezionali che consentono di incrociare i cicli di lavorazione. Grazie alla sua compattezza offre tantissime possibili combinazioni di lavorazioni nel trattamento dei rifiuti, a seconda del materiale in entrata". Nello specifico, troviamo due tipi di vagli, un vaglio sgrossatore e un vaglio finitore, che si possono appunto gestire in base al tipo di scarto che entra (pietrisco, terreni escavati, cordoli di cemento...), un mescolatore inertizzante, un trituratore e un pre-vagliatore, utile in caso di materiali già abbastanza fini. Tra le componenti che Cams ha utilizzato per comporre la struttura, ci sono un frantumatore UTS 1500 e un vaglio vibrante UVS 42, entrambi ad alimentazione elettrica. "Tutto ciò per ridurre i tempi di attraversamento e di usura. Nella cabina di controllo è presente un quadro di comando dove si seleziona la ‘ricetta' preparata secondo il tipo di materiale che l'impianto sta per ricevere e che, una volta selezionata, permette in automatico di gestire tutto il flusso, dalla vagliatura all'inertizzazione, fino alla macinazione. Si possono cambiare anche le dimensioni dei rifiuti in ingresso e in uscita dal trituratore, in quanto il sistema di macinazione ha un controllo sulla pezzatura. Tutto quello che si può immaginare può essere realizzato con questo impianto", continua Venturi.

Geocentro può trattare circa 900 tonnellate di rifiuti inerti non pericolosi al giorno e può arrivare a produrre fino a 250 m3 di materiale all'ora. Per controllare l'impianto è necessario un solo operatore, che ha a disposizione una cabina climatizzata, in quanto tutto è automatizzato e si può monitorare da remoto.

In definitiva, questa struttura polivalente, inquadrata nel contesto della provincia di Padova ma anche dell'intera regione Veneto, può realmente giocare un ruolo centrale nel mercato e nella gestione dei rifiuti da demolizione. Come ha affermato Piercarlo Cavalletto, Responsabile Tecnico di Geocentro, "le End of Waste che vengono prodotte, oltre a essere eco-compatibili, sono in grado di garantire elevate prestazioni anche dal punto geotecnico ed è importante sottolinearlo perché oggi più che mai questi tipi di materiali devono essere utilizzati al massimo per evitare di depauperare ulteriormente l'ambiente di materie prime. In Geocentro si chiude il cerchio della sostenibilità".