Aspettando Pollutec 2020

È iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione dell'evento dedicato alle soluzioni ambientali ed energetiche che si terrà dal 1° al 4 dicembre nel quartiere fieristico di Lione Eurexpo. Abbiamo intervistato Alexis de Gérard, nuovo direttore del salone, che ci ha dato qualche anticipazione...

Pollutec 2020, parola d'ordine Phygital. Cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova edizione alla quale parteciperanno espositori provenienti da ben 25 paesi?
L'edizione 2020 sarà ricca e appassionante come la precedente. Uno dei cambiamenti più significativi quest'anno sarà la formula di Pollutec.
Abbiamo dovuto innovare più rapidamente del previsto e, in questo senso, sviluppare nuovi servizi digitali che risponderanno alle richieste e alle attese dei nostri visitatori ed espositori, sempre più "addicted" e abituati a usare questi strumenti.
Prevediamo l'organizzazione di webinar pre-salone, di appuntamenti d'affari digitali ma anche la digitalizzazione di alcuni tempi forti e animazioni o dei nostri percorsi tematici. Per quanto riguarda le conferenze, apprezzate da tutti, ne abbiamo previsto la diffusione in live-stream di una selezione.

Lei personalmente ha trascorso gran parte della sua carriera nell'ambito dell'ingegneria e dell'innovazione. Ha quindi avuto modo di toccare con mano i temi ambientali ed energetici e ha lavorato su soluzioni per prevenire l'inquinamento industriale. Perché dal suo punto di vista è necessario oggi parlare di temi ambientali?
Riscaldamento climatico, crisi della biodiversità, esaurimento delle risorse: l'essere umano sta trasformando irrimediabilmente il Pianeta che lo accoglie. In tutti i settori, gli scienziati lanciano l'allarme: è urgente preservare i nostri ecosistemi se vogliamo conservare le capacità di sopravvivenza delle nostre società. Più che mai, è quindi fondamentale comprendere la realtà del problema ecologico e sapere come agire per risolvere una delle più grandi sfide della nostra epoca: la crisi ecologica. Pollutec, in qualità di salone leader delle soluzioni ambientali ed energetiche organizzato Reed Expositions France, ha per vocazione di formare, informare e valorizzare le soluzioni innovative ambientali per l'industria, le città e i territori.

Molte fiere e diversi eventi sono stati rimodulati a causa del Covid-19, quali sono le misure di sicurezza anti-contagio previste?
La salute dei nostri espositori, collaboratori, partner e visitatori è la nostra priorità. Disponiamo di un protocollo completo di protezione che include il rispetto dei limiti massimi e la regolamentazione dei flussi, l'uso obbligatorio della mascherina, la disponibilità di gel idro-alcolico, la sanificazione rafforzata delle varie aree, la realizzazione di nuovi spazi per appuntamenti che rispettino il distanziamento fisico... Saranno adottate le misure necessarie per garantire la massima sicurezza sanitaria per tutti, misure che adatteremo in funzione a un contesto che evolve ogni giorno.

Le tre grandi aree tematiche dell'edizione 2020 saranno: l'adattamento al cambio climatico, l'economia circolare e i nuovi modelli energetici. Queste tematiche in che modo sono legate tra loro?
Nel settore dell'ambiente tutto è legato. I nuovi modelli energetici integrano i principi di circolarità in base alla fonte di energia che utilizzano (energie rinnovabili, valorizzazione dei rifiuti, recupero del calore di scarto...), ma anche al loro uso: un consumo più efficiente e più pulito. L'economia circolare è innanzitutto un modello sistemico che integra tutta la catena di produzione per limitare il consumo e lo spreco delle risorse.
I cambiamenti climatici accelerano la rarefazione delle risorse, a loro volta accelerati dall'attività umana. Per poter ridurre il nostro impatto sull'ambiente e rallentare i cambiamenti climatici, dobbiamo ripensare i nostri sistemi economici. L'economia circolare è così una delle risposte per rallentare la pressione sulle risorse e sull'ambiente, ma anche per costruire delle società più resilienti, capaci di ritrasformare risorse già utilizzate in nuove materie prime.

Un tema che verrà trattato è quello del cambiamento climatico e della necessità di trovare nuovi modelli energetici. Quali sono le professioni della cosiddetta transizione energetica?
Nel 2018, le professioni legate alla gestione dell'energia e delle energie rinnovabili, inclusa la gestione energetica degli edifici, rappresentavano già il 16% delle offerte di lavoro nel settore ambiente. In un contesto di decarbonizzazione dell'industria per ridurre le emissioni di CO2, le professioni legate all'efficienza energetica giocheranno un ruolo primordiale e la richiesta non può che aumentare. La decarbonizzazione è possibile grazie ad una crescita delle energie rinnovabili e ad un recupero nel nostro mix energetico. Le industrie inoltre hanno un ruolo importante poiché possono fare investimenti per integrare queste energie nei loro consumi.
Le energie rinnovabili e di recupero creano posti di lavoro nelle eco-imprese che producono le tecnologie e i servizi necessari, ma anche nell'ambito delle industrie per la loro manutenzione e integrazione. Gli ingegneri in energie rinnovabili ed efficienza energetica capaci di integrare le competenze tecniche, finanziarie e normative sono molto richiesti.

Parlando di soluzioni energetiche alternative. Quali saranno le innovazioni che verranno presentate?
Non posso ancora svelare tutte le innovazioni da scoprire a Pollutec, ma tra tutte posso citarne 4 che hanno attirato la mia attenzione. La prima innovazione riguarda un biocombustibile liquido 100% biomassa per caldaie industriali e reti di calore con contenuto di ceneri limitato (DRT). La seconda, un'unità industriale di produzione d'idrogeno a partire da biomassa che permetterà di alimentare circa 50 autobus a Strasburgo nel 2021 (Haffner Energy) ! La terza riguarda un sistema a supporto del funzionamento di locali caldaie con PLC collegato, grazie a una nuova interfaccia uomo-macchina, per un monitoraggio in tempo reale a distanza (Babcock Wanson Italiana Spa). Infine, i sistemi di gestione tecnica degli edifici (GTB) si generalizzano come lo dimostra il lancio di un'offerta specificatamente ideata per le PMI: semplice, 100% web, modulabile e utilizzabile con le attrezzature di diversi costruttori (Itesya).

Pollutec come fiera ha l'obiettivo di presentare soluzioni concrete per un nuovo modello ecologico e anche in questa edizione verrà dedicato uno spazio speciale alle start-up.
Ci parla del "Pitch Ring"?

Mentre nel 2018 avevamo un solo pitch ring per tutte le categorie, alla prossima edizione di Pollutec avremo 4 ring suddivisi nei nostri settori faro: acqua, rifiuti, città sostenibile ed energia e ce ne sarà uno anche sul nostro nuovo evento Mer et Littoral. Ogni start up avrà 5 minuti di tempo al giorno per presentare le proprie innovazioni e disporrà di uno stand per accogliere i propri visitatori e beneficiare di una maggiore visibilità in fiera.

Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti e il riciclaggio a che punto siamo arrivati? Quali passi avanti sono stati fatti per valorizzare e aumentare la quota di rifiuti riciclati e su cosa dobbiamo lavorare in futuro?
Gli ultimi anni sono stati importanti a livello politico e tecnologico per l'accelerazione del trattamento e del riciclaggio dei rifiuti! In Francia, la legge Antispreco per un'Economia Circolare emanata lo scorso febbraio accelera in modo esponenziale la raccolta differenziata, la valorizzazione dei rifiuti, la lotta contro lo spreco soprattutto alimentare, ma introduce inoltre divieti per eliminare progressivamente la platica monouso.
Per esempio, a partire dal 2023 la generalizzazione della raccolta differenziata all'origine dei biorifiuti sarà applicabile a tutti. I biorifiuti costituiscono oggi circa il 30% della produzione di rifiuti domestici residui, e potranno così essere rivalorizzati per ritornare nel terreno (fertilizzante naturale), o essere utilizzati nel caso della metanizzazione per la produzione di biogas. La legge prevede inoltre l'estensione del dispositivo "pollueur-payeur" (chi inquina paga) su nuovi prodotti. Per esempio, con 247 milioni di tonnellate di rifiuti l'anno, il settore dell'edilizia è coinvolto dall'estensione di questa REP per la lotta contro la messa in discarica e permettere il riciclaggio dei rifiuti edili. Così, tutti gli attori, consumatori e industriali sono chiamati a gestire meglio i propri rifiuti consumando meno risorse ma anche a differenziarle meglio.
Le innovazioni accompagnano queste tendenze e gli ultimi progressi in campo politico. Tra le innovazioni già annunciate a Pollutec ne annoveriamo 2 per i biorifiuti: Upcycle con la loro gamma di compostiere micro-industriali 2a generazione programmabili e attrezzate di un monitoraggio remoto e Tryon Environnement con le loro unità standard e modulari di metanizzazione dei biorifiuti in piccola scala. Accoglieremo inoltre una proposta di Vicat per favorire la gestione e la valorizzazione dei rifiuti edili. Questa offerta, lanciata a Pollutec 2018, conta oggi numerose concrete applicazioni. In futuro sarà importante sviluppare maggiormente il riutilizzo, lo smistamento alla fonte dei rifiuti consumati e la reincorporazione di materie prime di riciclaggio nel process industriale di produzione, e sviluppare i centri di smistamento del futuro capaci di migliorare velocità, precisione e capacità. In questo contesto vedremo emergere nuove tecnologie di valorizzazione.

Quest'anno ci sarà anche un nuovo appuntamento: Pollutec mer & littoral, uno spazio interamente dedicato a tutti gli attori economici che operano in ambienti marini o costieri. Un tema di grandissima attualità è l'inquinamento marino da plastiche e microplastiche. Ci anticipa qualcosa?
Inquinamento, perdita della biodiversità, erosione del litorale, impatto del cambiamento climatico... Le problematiche legate al mare e alle coste sono determinanti e si inseriscono al centro della transizione ecologica in corso.
Partendo da questa costatazione abbiamo deciso di lanciare Pollutec Mer & Littoral. Si tratta di un nuovo salone che sarà inizialmente inserito nell'ambito di Pollutec ma che, a breve, desideriamo organizzare in modo definitivo sulla costa francese, indipendentemente da Pollutec, in alternanza sulle regioni atlantiche e mediterranee. Lanciare Pollutec Mer et Littoral è un percorso naturale per Pollutec, perché troppo del nostro inquinamento terrestre finisce in questo eco-sistema.
Pollutec Mer et Littoral si sviluppa attorno a numerosi argomenti, nella continuità delle tematiche già trattate a Pollutec: gestione dei territori e delle infrastrutture sulla costa; gestione dei rischi, inquinamento dell'ambiente marino e costiero; tutela e preservazione della biodiversità e degli ecosistemi marini e costieri; valorizzazione ragionata delle risorse marittime o ancora transizione energetica ed ecologica delle attività marittime. In tutti questi settori abbiamo già un programma ricco di contenuti, aziende, soluzioni innovative ed esperienze da condividere per proteggere il nostro ambiente marino e costiero!