Una bonifica a Economia Circolare

Bonifica in situ con impianto di soil washing per Herambiente, la società del Gruppo Hera che, a capo di un'ATI di aziende venete, ha vinto la gara da 28,5 milioni di euro per la bonifica del porto di Chioggia. A incrementare la sostenibilità complessiva dell'intervento il riutilizzo del materiale inerte, pari all'80% dei rifiuti totali, che sarà impiegato per realizzare alcune banchine del porto


ècomposta da circa 395 mila m3 di rifiuti solidi urbani prodotti nel comune di Chioggia dal 1961 al 1984 e che poggiano in uno strato naturale di argilla a mt. -1,50 dal m.m. ed uno sviluppo in elevazione in alcuni punti per oltre 8 metri, l'area oggetto di bonifica e riqualificazione. Ben 6 ettari siti nel terminal fluviomarittimo in Val da Rio di Chioggia, nonchè una delle 77 discariche abusive più estese a livello nazionale, che rientra nel progetto di bonifica e di messa in sicurezza del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, già oggetto di sanzione della Commissione Europea comminata all'Italia a seguito della Sentenza della Corte di Giustizia Europea. Vincitrice della gara di appalto da 28,5 milioni di Euro, indetta da A.S.Po Azienda Speciale del Porto di Chioggia di proprietà della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, è stata un'associazione temporanea d'imprese (ATI) guidata da Herambiente, società del Gruppo Hera e primo operatore nazionale nel settore del trattamento dei rifiuti, insieme ad aziende del territorio veneto, in qualità di partner tecnici, ossia CGX Costruzioni Generali Xodo Srl, Idea Srl e Rossi Renzo Costruzioni Srl.
Il contratto d'appalto, firmato lo scorso dicembre da Damaso Zanardo, presidente di A.S.Po, e Andrea Ramonda, Amministratore Delegato di Herambiente, prevede 495 giorni di lavoro, a cui seguiranno le operazioni di collaudo, per rendere operativa un'area di circa 200.000 mq costituita da 75.000 mq di piazzali retrostanti già esistenti più 60.000 mq di piazzali portuali che verranno realizzati a conclusione dell'intervento, grazie al riutilizzo dell'80% dei materiali inerti derivanti dalla bonifica dei terreni attraverso tecniche di trattamento in situ, oltre una prima bonifica propedeutica alla successiva realizzazione di ulteriori 1.500 mt. di banchine portuali, con fondali previsti a -11 mt.
Ad oggi le aree sono state consegnate a Herambiente, è iniziata la delimitazione e sono state avviate le attività di pulizia propedeutiche alla cantierizzazione. D'altronde l'intervento di bonifica è strategico non solo per la zona, vista l'importanza dello scalo marittimo, ma anche e soprattutto perchè prevede pure il recupero del materiale inerte, pari all'80% dei rifiuti totali, che sarà impiegato appunto per realizzare alcune banchine del porto, incrementando così la sostenibilità complessiva dell'intervento in coerenza con i principi dell'economia circolare che vedono il Gruppo Hera impegnato su più fronti. In questo modo, Herambiente mette a disposizione del territorio clodiense tutto il proprio know-how in materia di bonifiche, un campo nel quale vanta esperienze consolidate e altissimi standard di qualità e sicurezza, con indagini, analisi e progetti che permettono di definire al meglio il perimetro di ogni intervento nel rispetto dell'ambiente e delle normative vigenti. Per il trattamento dei terreni contaminati, nell'area di bonifica verrà collocato un impianto di soil washing di Herambiente in grado di trattare 90 tonnellate di terreni inquinati all'ora, così da permettere il recupero della parte pregiata del materiale inerte con un processo di separazione fisica dell'inquinante attraverso il lavaggio con acqua ed eventuale aggiunta di detergenti specifici.
Come ha affermato Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera: "per bonificare un'area bisogna disporre di competenze, risorse e professionalità importanti, che attraverso Herambiente siamo orgogliosi di mettere al servizio del territorio clodiense. Il nostro obiettivo - prosegue Tommasi - è lavorare in direzione di una riqualificazione complessiva della zona del porto, puntando come sempre su interventi mirati, che nascono da uno studio approfondito del contesto in cui andiamo a operare. Del resto - ha concluso il Presidente di Hera - l'Adriatico rappresenta un ambito a noi molto caro, sul quale siamo attivi a 360 gradi, non soltanto in Veneto ma anche in Emilia-Romagna e in Friuli Venezia Giulia, maturando esperienze che ci consentiranno di replicare anche a Chioggia un modello capace di garantire elevati livelli di efficienza e sostenibilità ambientale ed economica." Il presidente A.S.Po Chioggia, Damaso Zanardo ha ribadito che: "l'operazione siglata, fortemente perseguita dal Consiglio, è fondamentale per il rilancio dello scalo clodiense come Porto Commerciale, Fluvio Marittimo e Turistico e darà continuità alle iniziative commerciali che come ente abbiamo avviato negli ultimi mesi, a dimostrazione dell'appetibilità dello scalo di Chioggia e dei primi concreti segnali di uscita dalla crisi economica internazionale. La professionalità di un gruppo come Hera, primo operatore nazionale nel trattamento dei rifiuti, garantisce all'operazione qualità, elevati livelli di efficienza e sostenibilità ambientale".