Polirecuperi Srl, azienda pioniera nella gestione dei rifiuti con sede a Cornaredo (MI), torna a Ecomondo per festeggiare i suoi primi 40 anni di attività e per gettare le basi di un futuro sempre più green
Un traguardo importante quello dei 40 anni, per le persone così come per le aziende. Tempo di bilanci, con uno sguardo al passato e a ciò che si è fatto, ma anche tempo di progetti futuri, da imbastire con una diversa consapevolezza e maturità. E così è anche per Polirecuperi Srl, azienda milanese (con sede a Cornaredo) specializzata nel recupero, stoccaggio, riciclo e smaltimento di rifiuti riciclabili e non.
Fondata nel 1984 quando green, sostenibilità ed ecologia erano ancora concetti appena abbozzati, Polirecuperi, all'epoca denominata Poliricuperi, è il risultato della lungimiranza di Elio Gaburri e Mariagrazia Dusci che, scommettendo sul settore ambientale, sono riusciti a dar vita ad un'azienda pioniera che ha saputo conquistarsi una posizione di primo piano nell'attuale panorama del recycling.
Oggi saldamente in mano ai figli Mauro e Paolo Gaburri, l'azienda ha fatto il suo ritorno alla fiera Ecomondo forte di una storia quarantennale, giustamente da celebrare, e forte di trasformazioni e innovazioni che la vedono protagonista in un percorso intenso e proficuo verso la sostenibilità.
Proprio a Rimini abbiamo avuto la possibilità di intervistare Mauro Gaburri, CEO di Mega Srl holding, holding a cui Polirecuperi fa capo.
40 anni sono un traguardo importante, come e perché è nata Polirecuperi? Qual è la sua storia se dovessimo ripercorrerla a tappe?
Poliricuperi nasce nel 1984 a Milano con lo scopo di raccogliere e riciclare materiale da recupero, in particolare carta da macero e rottami ferrosi e non ferrosi. Nel 1993 ottiene la prima autorizzazione per lo stoccaggio e la selezione di rifiuti speciali assimilabili agli urbani. Tra il 1997 e il 1998, in considerazione dell'esigenza di maggior spazio e della forte crescita, l'azienda si trasferisce nel nuovo stabilimento di Cornaredo, passando da 2.000 mq a 8.000 mq, e successivamente nel 2003 a 12.000 mq, di cui 6.000 mq coperti, fino ad arrivare nel 2023 quando si amplia di ulteriori 7.000 mq portando la superficie complessiva agli attuali 19.000 mq, di cui 9.000 mq coperti.
Tra il 2008 e il 2009 ottiene la certificazione integrata ambiente e qualità ISO 9001 e 14001 con ente certificatore RINA e nel 2023 l'AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale. Nel 2010, a seguito di un'operazione di riorganizzazione industriale, viene costituita l'attuale Polirecuperi Srl che riceve, nell'anno successivo, il ramo di azienda operativo di trasporto e recupero rifiuti, e si unisce alle società Centro del Recupero Srl e Gamma recuperi Srl, nella holding Mega Srl, creando un gruppo consolidato nel settore del recupero e gestione ambientale.
Quale è il valore aggiunto di Polirecuperi?
Sicuramente il valore aggiunto dell'azienda risiede nella ricca dotazione di macchinari: vagli, presse, trituratori, muletti, material handlers, ecc. oltre che nella flessibilità strutturale che permette a Polirecuperi, grazie alle notevoli capacità di stoccaggio e di lavorazione che superano le 100.000 ton/anno trattabili, di rispondere sempre compiutamente alle richieste dei clienti, distinguendosi per le capacità di soddisfare una committenza eterogenea pubblica e privata, sia per interventi di grandi dimensioni che per interventi medio piccoli, siano essi su Milano e in tutta la Lombardia, ma anche per clienti specifici, fuori regione e su tutto il territorio nazionale.
In termini di innovazioni sostenibili e tecnologia come si pone Polirecuperi?
Ormai il termine sostenibilità è usato e spesso abusato, per noi invece è un concetto molto serio ed anzi è un percorso composto da tanti tasselli, il primo dei quali è stato l'installazione di un impianto fotovoltaico da 313 kWp per la produzione di energia elettrica da fonte solare, consentendo all'impianto di recupero rifiuti l'autosufficienza energetica. Sono seguiti investimenti significativi in macchinari avanzati e di ultima generazione che permettono a Polirecuperi di incrementare le percentuali di recupero dai rifiuti, e quindi ottenere materie prime seconde da reimpiegare per i vari usi, dalla carta ai metalli.
È nel solco del continuo rinnovo aziendale che di recente sono entrati in funzione altri due nuovi impianti: un trituratore a martelli per i metalli e uno per il raffinamento dei metalli in R4 - End Of Waste.
Un ulteriore sviluppo riguarda l'impianto: la società Te.si.s. di Saronno (VA), partner aziendale specializzato nella progettazione e realizzazione di impianti tecnologici integrati e di automazione, tra il 2022 e il 2023 ha installato un sistema domotico evoluto che, totalmente interconnesso e controllabile da remoto, ingloba illuminotecnica, videosorveglianza, prevenzione incendio, risparmio energetico, comunicazione tra le varie attività operative. Inoltre sono stati tirati cavi termosensibili lungo le pareti degli edifici che fanno scattare l'allarme superata una certa temperatura: in caso di incendio, un sistema di spegnimento automatico prevede lo scarico di un estinguente di tipo gassoso non tossico ed ecologico capace di interrompere la combustione senza l'uso di acqua, evitando quindi lo spreco di risorse idriche. Si tratta di sistemi "smart", tecnologie e ammodernamenti che abbiamo scelto apposta perché, combinati tra loro, riescono a garantire impatti positivi su ambiente, persone e pianeta, in perfetta rispondenza ai criteri ESG.
Tutte scelte dunque che proiettano l'azienda verso la redazione di un vero e proprio Bilancio di Sostenibilità?
Queste scelte, insieme al CSR Assessment 2023 e al relativo report di sostenibilità che presentiamo proprio in occasione di Ecomondo, costituiscono uno strumento fondamentale per valutare lo stato dell'arte della sostenibilità aziendale, analizzando le tre dimensioni chiave ESG, appunto ambientale, sociale e di governance, ma anche i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile SDG. Assolutamente il tutto finalizzato alla redazione di un Bilancio di Sostenibilità.
Parlando di Bilancio di Sostenibilità e quindi di futuro quali sono i progetti futuri di Polirecuperi?
Intanto occorre dire che anche le altre due società del gruppo Mega Srl, Centro del Recupero Srl e Gamma recuperi Srl, stanno compiendo una serie di trasformazioni tecnologicamente evolute e sostenibili sulle orme della pioniera Polirecuperi. Sicuramente puntiamo ad ampliarci ulteriormente a Cornaredo, ampliando anche di conseguenza l'impianto fotovoltaico che fornisce energia a tanti dei nostri impianti, come il mulino a martelli e il raffinatore, e a tanti dei nostri macchinari e mezzi, visto che abbiamo fatto la scelta di passare a mezzi elettrici per quanto riguarda muletti e caricatori industriali, con un grosso beneficio in termini di rumore, vibrazioni e ovviamente emissioni. Per quanto riguarda invece i materiali trattati, oltre a rottami ferrosi, metalli e leghe, carta da macero, plastica e vetro non ci dispiacerebbe valorizzare batterie al litio e pannelli solari. Appena la tecnologia sarà pronta coglieremo con entusiasmo l'opportunità di garantire una seconda vita anche dei materiali presenti in questi rifiuti, sempre con l'entusiasmo e la lungimiranza che ha contraddistinto Polirecuperi fin dalla sua nascita.