Mulini a Martelli Panizzolo: esperienza nel trattamento senza eguali nel mercato

Il diretto utilizzo e le innumerevoli potenzialità dei mulini a martelli offerti dal Gruppo Panizzolo hanno rivoluzionato il metodo di lavorazione dei rifiuti metallici e ferrosi, grazie all'unicità delle tecnologie coinvolte.
Il concreto ed immediato aumento di valore aggiunto, in termini monetari, del materiale trattato, ha permesso all'azienda di emergere in molti paesi europei ed extra-europei. In questi anni il Gruppo Panizzolo ha infatti registrato la vendita e la messa in funzione a pieno regime di più di cento impianti di riciclaggio.
Questi sono suddivisi in diverse tipologie, come ad esempio mulini a martelli stazionari e all'interno di sistemi velocemente trasportabili (comprendendo impianti che partono da 90kW fino a 630 kW), trituratori, sistemi di riduzione volumetrica e mulini a martelli per la raffinazione dei singoli metalli.
A questi sono stati affiancati uno o più sistemi di separazione con correnti parassite, separatori ad aria (stazionari e trasportabili) tramite zig-zag, impianti di vibrovagliatura con separazione magnetica e molto altro ancora.
Tra le tecnologie installate, il Gruppo Panizzolo ha riscontrato un crescente successo per gli impianti di trattamento e valorizzazione del barattolame da RSU, dei motori elettrici da RAEE e industriali (a cui si aggiunge il generale apprezzamento del nuovo impianto Flex industry) e per la macinazione del profilo di alluminio.
Con gli stessi impianti, grazie alla flessibilità brevettata dei componenti, molte aziende lavorano efficacemente materiali come il car fluff, il rottame da raccolta, il pulper da cartiera, il fil di ferro inquinato da gomma da guarnizioni auto, i radiatori con rame e alluminio, pannelli di copertura, tubi refrigeranti e molto altro ancora.
Basandosi sulle peculiarità dei suoi sistemi flessibili, il Gruppo Panizzolo ha riscosso concreti esiti positivi dalle molte aziende che utilizzano i suoi impianti per il trattamento dei pneumatici fuori uso, per il recupero dei RAEE, per il trattamento dell'acciaio armonico e, specialmente, il nuovo impianto per il riciclaggio e recupero delle scorie e delle ceneri da termovalorizzatori civili e industriali.


Recupero delle scorie e delle ceneri pesanti da termovalorizzatori
Tutt'oggi grosse aziende leader nel loro campo di raccolta e trattamento scelgono di affidarsi alla Panizzolo, un partner concreto e competente che negli anni ha sviluppato decine di linee di mulini a martelli e sistemi di separazione da abbinare.
Tra le ultime tecnologie sviluppate spicca senz'altro il nuovo impianto di trattamento e recupero di scorie e ceneri pesanti provenienti da inceneritori sia civili che industriali.
Il primo di tre impianti gemelli è stato già installato e avviato a Luglio 2016 in una grossa azienda italiana, mentre i restanti due sono già stati fissati a calendario per la prima metà del 2017.
Il team di ingegneri del Gruppo Panizzolo, grazie alla lunga esperienza nel settore, ha eseguito una progettazione semplice, intuitiva e che fosse, come in tutti gli impianti, di rapida installazione (sono stati impiegati appena due giorni per il montaggio).
L'impianto è finalizzato alla separazione delle diverse frazioni di ceneri e inerti, permettendo un recupero totale del ferro e dei metalli (quali ottone, alluminio, ecc.) in output.
Comprende un mulino a martelli serie Flex 800 in versione stazionaria, con motorizzazione elettrica da 160 kW, a cui sono stati affiancati due impianti di separazione. Il primo installa un tamburo magnetico per la divisione del materiale ferroso, mentre il secondo agisce mediante un sistema di correnti parassite per la separazione e valorizzazione dei metalli non ferrosi.
Tramite il sistema progettato dalla Panizzolo, è possibile riciclare una tipologia di rifiuto ostico da trattare, sia per via delle ceneri e delle polveri in esso contenute, sia per le scorie presenti al suo interno.
Il sistema di trattamento e riciclaggio massimizza la valorizzazione dei singoli metalli ferrosi, abbassa le usure, facilita e velocizza le manutenzioni e soprattutto salvaguarda la salute degli operatori grazie ai sistemi di abbattimento e raccolta polveri.


Trattamento motori elettrici: Gruppo Panizzolo leader nel mercato
Il Gruppo Panizzolo si conferma leader nel 2016 per la fornitura di impianti di trattamento e riciclaggio di motori elettrici provenienti sia da tipologie industriali che da raccolta RAEE.
Nel corso degli anni un numero sempre maggiore di grosse aziende di raccolta e trattamento, importanti acciaierie e gruppi multinazionali hanno scelto di lavorare con i macchinari della Panizzolo.
Oltre alla presenza leader in Italia, il gruppo è presente con le sue tecnologie in paesi come Spagna, Portogallo, Germania, Polonia, Olanda, Inghilterra e molti altri ancora.
Gli impianti differiscono da azienda ad azienda in quanto, grazie soprattutto ai mulini a martelli "Serie Flex", sono tecnologie flessibili e modulari che permettono un trattamento diverso a seconda delle necessità.
Esempi concreti sono due imprese che recentemente hanno iniziato a lavorare con questi impianti.
Un'azienda spagnola si è avvalsa di un Flex 1000 Compact Mobile Drum per la macinazione di motori elettrici industriali fino a 40 kg, e la prima separazione del materiale ferroso grazie al tamburo magnetico incorporato nell'impianto trasportabile. Dopo il mulino a martelli il cliente ha semplicemente affiancato un compatto impianto di separazione con correnti parassite per la raffinazione dell'output non magnetico.
Nel secondo caso, una grossa azienda del nord Italia ha voluto ulteriormente massimizzare la qualità del materiale non ferroso in uscita e, al mulino Flex 1000 Compact Mobile Drum e alle correnti parassite, ha affiancato un impianto trasportabile di divisione ad aria tramite sistema di zig-zag (per la separazione degli inerti pesanti da quelli leggeri), uno speciale vaglio motovibrante e il recente modello Flex 400 Industry per la raffinazione del rame, ottone e l'alluminio.
Come dagli esempi sopra descritti, partendo dalla macinazione e divisione del materiale ferroso e non ferroso, gli impianti Panizzolo sono in grado (grazie a semplici cambi di lavorazione o veloci upgrade da aggiungere) di eseguire perfette separazioni dei componenti metallici dagli inerti, concludendo quindi il ciclo di riciclaggio con la perfetta valorizzazione e separazione del rame dall'alluminio.
Vedendo gli impianti Panizzolo in funzione, le aziende sono rimaste colpite sia dalla produttività oraria che dalla qualità del materiale in output. Inoltre non sono rimaste indifferenti di fronte alla capacità di lavorazione a cicli quasi totalmente meccanizzati e al software di controllo, sviluppati in modo da massimizzare la produttività, semplificare e aiutare la gestione, e ridurre i tempi di fermo macchina.


Nuovo Flex 1600 Mega da 630 kW: ancora più potenza per i mulini a martelli Panizzolo
Basandosi sul consolidato successo dei mulini a martelli serie Flex Mega, nella seconda metà del 2016 è stata ultimata la costruzione del nuovo mulino statico Flex 1600 Mega.
Con motorizzazioni elettriche che possono arrivare a 630 kW, ed una produzione di materiale in output che arriva fino alle 20 ton/h, questo nuovo modello mantiene inalterate tutte le caratteristiche di flessibilità, facilità di utilizzo e velocità di manutenzione che sono tipiche dei mulini a martelli Panizzolo.
I tecnici hanno progettato il Flex 1600 Mega intercettando quel segmento di mercato nel quale le aziende, vedendo l'alta efficienza dei mulini a martelli del gruppo, chiedevano specifici modelli per eseguire pre-macinazioni e lavorazioni su rifiuti particolarmente ingombranti e gravosi, difficilmente lavorabili nel mercato.
Forte della sua pluriventennale esperienza, l'azienda ha elaborato una concreta risposta per questa problematica.
Con il Flex 1600 Mega le aziende non devono più affidarsi a mulini a martelli obsoleti e molto ingombranti, su cui l'investimento iniziale di acquisto risulta oggigiorno molto difficile da ammortizzare visti gli elevati costi di usure, manutenzioni, consumo di energia e personale qualificato specifico per il funzionamento.
A differenza di questi vecchi e costosi modelli, la serie Flex Mega Panizzolo ha fin da subito colpito le aziende per la sua struttura robusta, progettata per sostenere in maniera sicura ed efficiente le più estreme sollecitazioni dovute al materiale trattato. Grazie alle corazze in speciali leghe e i martelli in antiusura (che possono arrivare fino ai 50 kg di peso) permette quantitativi orari notevolmente superiori rispetto al resto del mercato.
La logica di lavorazione permette al modello Flex 1600 Mega di eseguire estreme macinazioni ad usure ancora più ridotte. La culla intercambiabile brevettata che contraddistingue tutti i mulini Panizzolo è presente anche in questo nuovo modello, consentendo alle aziende di lavorare una vasta gamma di rifiuti metallici e ferrosi.