I “CAM” per i materiali isolanti e le possibili certificazioni

Il fabbricante o il distributore, in base al prodotto commercializzato, può trovare sul Decreto CAM il Criterio Ambientale Minimo corrispondente al prodotto e scegliere la norma a fronte della quale ottenere una certificazione

Con l'entrata in vigore della Legge n. 77 del 17 luglio 2020, è stato convertito con modificazioni il Decreto rilancio (legge 19 maggio 2020, n. 34) che reca misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare, l'art. 119 del decreto, titolato "Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici", prevede che la detrazione del 110% si possa applicare agli "interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell'edificio medesimo" a patto che: "I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2017".

Queste detrazioni hanno determinato una riorganizzazione del mercato edilizio nazionale, dal momento che vi è stato un vertiginoso aumento della domanda di materiali isolanti, specialmente pannelli, per realizzare i cosiddetti sistemi a cappotto termico nei lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico degli edifici esistenti. Ciò ha reso difficile reperire tali materiali in Italia e molti produttori, distributori e general contractor hanno avuto la necessità di ricercarli all'estero come ad esempio in Germania, Belgio e in Europa dell'Est. A questo punto, per poter usufruire delle detrazioni del 110%, vi è l'esigenza di certificare per questi materiali il rispetto dei criteri minimi ambientali introdotti dalla normativa italiana.
Fabbricanti, importatori e commercianti stanno certificando i materiali isolanti prodotti in Italia e all'Estero per poterli impiegare nei lavori edili usufruendo delle detrazioni del 110% previste dal Decreto rilancio.


I criteri minimi ambientali per i materiali isolanti termici e acustici
Quali sono i criteri minimi ambientali per i materiali isolanti termici e acustici? Il Decreto Ministeriale 11 ottobre 2017 ha specificato i criteri ambientali minimi per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici. Al paragrafo 2.4.2.9 sono definiti i requisiti necessari per i materiali isolanti termici e acustici. Cosa è previsto?
Gli isolanti utilizzati devono rispettare i seguenti criteri:
• non devono essere prodotti utilizzando ritardanti di fiamma che siano oggetto di restrizioni o proibizioni previste da normative nazionali o comunitarie applicabili;
• non devono essere prodotti con agenti espandenti con un potenziale di riduzione dell'ozono superiore a zero; non devono essere prodotti o formulati utilizzando catalizzatori al piombo quando spruzzati o nel corso della formazione della schiuma di plastica;
• se prodotti da una resina di polistirene espandibile, gli agenti espandenti devono essere inferiori al 6% del peso del prodotto finito;
• se costituiti da lane minerali, queste devono essere conformi alla nota Q o alla nota R di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) e s.m.i. se il prodotto finito contiene uno o più dei componenti elencati nella tabella di pagina precedente, questi devono essere costituiti da materiale riciclato e/o recuperato secondo le quantità minime indicate, misurato sul peso del prodotto finito.
La percentuale di materia riciclata deve essere dimostrata tramite una delle seguenti opzioni:
• una dichiarazione ambientale di Prodotto di Tipo III (EPD), conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025;
• una certificazione di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità che attesti il contenuto di riciclato attraverso l'esplicitazione del bilancio di massa, come ReMade in Italy®, Plastica Seconda Vita o equivalenti;
• una certificazione di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità che attesti il contenuto di riciclato attraverso l'esplicitazione del bilancio di massa che consiste nella verifica di una dichiarazione ambientale auto-dichiarata, conforme alla norma ISO 14021.


Convalida dell'asserzione ambientale e certificazione secondo la UNIPdR 88

Abicert è un ente di certificazione notificato presso la Commissione Europea per la marcatura CE dei prodotti da costruzione, ed ente accreditato presso ACCREDIA per il rilascio delle certificazioni sul contenuto di riciclato / recuperato / sottoprodotto secondo la prassi di riferimento UNI PdR 88/2020.
Attraverso la convalida dell'asserzione ambientale auto-dichiarata sul contenuto di riciclato in conformità al punto 7.8 della norma ISO 14021:2016 oppure la certificazione del contenuto di riciclato / recuperato /sottoprodotto in conformità alla prassi di riferimento UNIPdR 88/2020, i fabbricanti di materiali isolanti termici e acustici possono dimostrare al mercato il contenuto di materiale riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto nei propri prodotti in modo da poterli impiegare nei lavori edili, vedendosi riconosciute le detrazioni previste dal Decreto rilancio.
Non tutti i prodotti isolanti hanno l'obbligo di avere una parte di materiale riciclato e/o recuperato ma soltanto quelli i cui componenti sono richiamati nella tabella di cui al punto 2.4.2.9 del D.M. 11 ottobre 2017.

Inoltre, se il prodotto isolante contiene materiali di origine legnosa, si applicano anche i criteri di cui al punto 2.4.2.4 del medesimo decreto che introduce le certificazioni inerenti il legno riciclato, l'origine sostenibile del legno, e la provenienza da una catena di custodia.
Attraverso il conseguimento delle certificazioni sul contenuto di materiale riciclato e/o recuperato l'azienda dimostra di aver implementato un sistema in grado di garantire per ogni fornitura la tracciabilità e i requisiti di conformità dei materiali che concorrono alla determinazione del contenuto di riciclato e/o recuperato nel prodotto e di assicurare sempre, attraverso l'autocontrollo sui processi produttivi, il rispetto delle percentuali minime dichiarate e riportate nell'attestato di conformità rilasciato da ABICert.

Con riferimento alla UNI PdR 88/2020 vengono definiti anche i requisiti per la verifica di prodotti immessi sul mercato da distributori, importatori e rappresentanti autorizzati direttamente e non dai fabbricanti, come nel caso di prodotti provenienti dall'Estero. In questi casi, il processo di certificazione prevede comunque la verifica da parte di ABICert presso le unità produttive del fabbricante per accertare l'effettivo contenuto di materia riciclata e/o recuperata nel prodotto.
Si specifica però che la UNI PdR 88/2020 non si applica ai materiali e ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici provenienti dalla raccolta differenziata o da altri circuiti post-consumo, non si applica ai materiali e manufatti ottenuti da rifiuti pre-consumo industriali e nemmeno ai materiali e ai manufatti ottenuti da sottoprodotti di plastica.


I sistemi prefabbricati ad elevato apporto antisismico e termico

Il costante dosaggio dei diversi ingredienti e quindi anche di ingredienti "sostenibili" per la fabbricazione dei moduli per sistemi prefabbricati per applicazioni strutturali, di riqualificazione e per alto isolamento termico-acustico e antisismico è garantito grazie ad impianti e macchinari a controllo numerico tecnologici e automatizzati.

I sistemi ad isolamento termico di tipo strutturale RDITYA e RDTIYB realizzati dalla NTC&R sono costituiti entrambi da una struttura a gabbia formata da pannelli in EPS modulari orizzontali, ciascuno dei quali presenta ad una estremità una cavità per alloggiare un armatura di ferro e in cui viene gettato del materiale indurente per creare una colonna "trave e pilastro". Esistono poi il modello RDITYC formato da una struttura a doppia armatura a rete con all'interno EPS sagomato di spessore 75 mm e i modelli per sistema prefabbricato leggeri della serie CDI (costruzione dinamica intelligente).

Nel marzo 2021 NTC&R ha conseguito per tali prodotti la convalida dell'asserzione ambientale auto-dichiarata rilasciata da ABICert in conformità al requisito 7.8 "contenuto di riciclato" della norma ISO 14021:2016.
Il contenuto di materiale riciclato, che supera anche il 70% per i moduli RDITYC, è apportato in misura preponderante dalle barre di armatura e in misura minore dai pannelli in EPS.
La società ha definito delle procedure interne per il controllo dell'idoneità e la tracciabilità dei materiali in ingresso al ciclo produttivo e per il calcolo e la verifica del contenuto di materiale riciclato all'interno dei propri prodotti su ciascun lotto di produzione. I valori dichiarati dall'azienda e le modalità di esecuzione degli autocontrolli in merito al contenuto di materiale riciclato sono stati verificati dagli ispettori ABICert.