Gli appalti verdi della pubblica amministrazione nel settore edile

Durante la prima giornata della manifestazione INERTIA, appuntamento organizzato da ANPAR (Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati) nell'ambito del salone REMTECH tenutosi a Ferrara dal 21 al 23 settembre scorso, sono stati organizzati tre tavoli di lavoro aventi per tema: i criteri ambientali minimi per l'edilizia e aggregati riciclati, la promozione dell'impiego di aggregati riciclati nelle attività dei Comuni e l'impiego di aggregati riciclati nelle grandi opere.

Di seguito quanto è emerso dalle discussioni.

 

Criteri Ambientali Minimi per l'edilizia e aggregati riciclati

Moderatore: Pasquale Zambito (ANPAR)
Esperto del settore: Giovanni Pinto (ATECAP)

Partecipanti registrati:
Stefano Capparella (Eco.Sam. Srl), Francesco Carnelli (ICMQ), Valeria Corinaldesi (Politecnico delle Marche), Alessio Damasceni (Calcestruzzi Spa), Massimo De Vincentis (ABICERT), Oliviero Del Debbio (Del Debbio Spa), Flora Faleschini (Università di Padova), Filippo Grifoni (Delegato ANPAR Toscana), Pacifico Malaspina (Sancarmine Cave Srl), Claudio Matteucci (Delegato ANPAR Friuli Venezia-Giulia), Ivan Poroli (Associazione Nazionale Demolitori - NAD), Sergio Saporetti (Uff. Acquisti verdi - Ministero dell'Ambiente), Giovanni Schillaci (Remediation Srl), Alessio Stabellini (Comune di Ferrara), Paolo Tininini (CORBAT Srl)

Il Tavolo si è aperto con una breve presentazione dei partecipanti evidenziando da subito una buona composizione, vista la presenza di tutti gli attori coinvolti nella filiera produttiva (produttori di aggregati riciclati, demolitori, utilizzatori), nell'ambito normativo (Ministero dell'Ambiente), nell'ambito della ricerca (Università) e nell'ambito della certificazione (Enti accreditati di certificazione).
La prima parte della discussione, vista la presenza del Dott. Saporetti del Ministero dell'Ambiente, si è orientata sull'analisi dei punti del nuovo Decreto Ministeriale 24/12/2015 (G.U. 21/01/16) evidenziando le criticità ed i dubbi per una sua corretta applicazione.
In seguito sono stati analizzati gli altri aspetti che limitano l'utilizzo degli aggregati riciclati in edilizia a partire dall'esigenza di introdurre la demolizione selettiva come parte integrante dei progetti, per poi proseguire sul ritardo normativo ormai cronico e sulla necessità di promuoverne maggiormente la conoscenza.
Infine è emersa la necessità di un protocollo base di controllo per tutti i produttori di aggregati riciclati allo scopo di evidenziare in modo più incisivo le caratteristiche prestazionali dei prodotti e mirare ad una maggiore continuità di prestazione nella produzione.


Criticità emerse
1) Tra le criticità emerse abbiamo espresso la necessità di chiarire alcuni punti fondamentali dell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale 24/12/2015 (GU 21/01/16):
• Par. 2.4.2.1 Criteri per il calcolo del contenuto di riciclato nel calcestruzzo e criteri di verifica (certificazioni EPD e UNI EN ISO 14021). Il decreto cita i due schemi di certificazione senza chiarire che sono in alternativa l'uno all'altro; inoltre non è chiaro se la certificazione riguarda il prodotto finale, ossia il calcestruzzo, o tutti i componenti che apportano materiale riciclato nella miscela.
• Par. 2.5.5 Chiarire quali devono essere le caratteristiche tecniche dei materiali riciclati riutilizzati per i rinterri, tenuto conto che è stata emessa la norma UNI 11531-1 (2014) che da indicazioni prestazionali minime anche per rinterri e colmate.
• Par. 2.5.5 Chiarire la composizione del materiale da riempimento betonabile con contenuto di riciclato poiché le indicazioni di composizione della miscela sembrano indicare solo l'utilizzo di aggregati di origine naturale vulcanica (pozzolana, granello di pozzolana) andando di fatto ad escludere l'aggregato riciclato. Sarebbe utile indicare gli aggregati in maniera generica o quanto meno chiarire che i componenti indicato sono solo a titolo esemplificativo e non esaustivo).
• Par. 2.6.3 Sono indicate delle Specifiche premianti per materiali rinnovabili ma gli stessi non vengono citati e definiti in precedenza rendendo inapplicabile il criterio.
• Par. 2.6.4 Proposta di modifica per le Specifiche premianti per materiali con distanza di approvvigionamento ≤350 km per almeno il 25% in peso. Per i calcestruzzi è possibile diminuire la distanza di approvvigionamento ≤150 Km ed aumentare viceversa fino all'80-90% in peso il contenuto di materiali di provenienza regionale.
2) A livello normativo è stato fatto presente che non sono state ancora pubblicate le nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni che nell'ultima bozza aprono ad un maggiore utilizzo degli aggregati riciclati rispetto alla precedente versione del 2008. La nuova norma UNI 11104 allineata sia alle indicazioni della UNI EN 206 che alla bozza delle Norme Tecniche è di fatto limitata nell'applicazione, essendo norma volontaria.
3) Da parte dei demolitori è stato fatto presente che l'applicazione di piani di demolizione selettiva, richiamata dal Par. 1.2 tra le indicazioni generali per la stazione appaltante, è molto onerosa e bisognerebbe prevedere degli aspetti premianti alle aziende che intendono praticarla.
È stata fatta notare la scarsa conoscenza delle normative tecniche in materia di aggregati riciclati per calcestruzzo (D.M. 14/01/08, UNI 11104, UNI EN 206, UNI EN 933-11) e per gli utilizzi in miscele non legate (UNI 11531-1).
Anche per quanto riguarda il controllo e la conoscenza delle caratteristiche degli aggregati di riciclo è stata fatta notare la necessità di un protocollo di controllo che elevi il livello delle produzioni in conformità alle indicazioni delle normative e dei capitolati tecnici.


Proposte di miglioramento
Per i punti 1), 2) e 3) il funzionario del Ministero dell'Ambiente si farà carico di comunicare le indicazioni emerse soprattutto in vista della revisione del decreto CAM prevista entro fine anno.
Per il punto 4) è necessario un impegno di promozione maggiore delle associazioni di categoria e degli ordini professionali.
Per il punto 5) è prevista la pubblicazione di una linea guida nata dalla collaborazione ATECAP-ANPAR per il controllo degli aggregati riciclati fornendo un livello comune a tutti gli associati ANPAR. Il protocollo ATECAP-ANPAR prevedrà un piano di controlli più accurato nel rispetto delle norme UNI EN di settore in vigore.
Ogni produttore stilerà un fascicolo tecnico che va oltre la semplice Marcatura CE e mette in evidenza tutti gli aspetti tecnici ed ambientali dei prodotti.

 

IMPIEGO AGGREGATI RICICLATI NELLE OPERE COMUNALI

Moderatore: Alessandra Bonoli (Università di Bologna)
Esperto del settore: Claudio Savoia (Comune di Bologna)

Partecipanti registrati:
Andrea Cuillo (Consulente ambientale), Rebecca Zanella (ANPAR - Lombardia), Matteo Moruzzi (Gruppo HERA), Riccardo Vago (Tea - Consulenza ambientale), Andrea Minutolo (Legambiente), Marco Capsoni (Provincia di Trento), Fiorenzo Mazzetti (Comune di Bologna), Angelo Simonelli (Cermet), Serena Persi Paoli (Comune di Bologna), Luca Grillini (Libero professionista), Ruben Artegiani (Consulente), Gabriele Nanni (Cave Nord Bologna), Paolo Canavese (Anpar - Piemonte), Stabellini (Comune di Ferrara), Marcello Oneta (Comune di Milano), Lucilio Cogato (Comune di Milano), ANPAR (Fabio de Pascalis - Puglia)


IMPIEGO DI AGGREGATI RICICLATI NELLE GRANDI OPERE


Moderatore: Antonio D'Andrea (UniRoma)
Esperto del settore: Giovanni Magarò (ANAS Spa), Leonardo Mostocotto (RFI)

Partecipanti registrati:
Nicoletta Antonias (Italferr), Antonello Martino (Italferr), Sara Padulosi (Italferr), Giulio Filosa (RFI), Vittorio Misano (Alig), Marco Lacalamita (ANPAR), Roberto Garbuglio (ICMQ), Loredana Musumeci (ISS), Stefano Ravaioli (SITEB), Rossella Degni (Autostrade), Nicoletta Rivabene (Terna), Ugo Bacchiega (BBT-SE), Valentina Cecconi (Condotte), Enrico Campa (Astaldi), Raffaele Ippolito (COCIV), Katia Partesana (Strabag), Andrea Marzi (Strabag), Valter Ciaraffoni (Seipa), Anna Barra Caracciolo (IRSA-CNR), Luisa Patrolecco (IRSA-CNR)

 

Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 17 del n. 5/2016 di Recycling...continua a leggere