Menzione speciale del premio italiadecide per l'impianto di biometano Hera

L'impianto per la produzione di biometano a S. Agata Bolognese, un'eccellenza di Hera che si aggiudica la menzione speciale del premio italiadecide. Un riconoscimento all'impegno per un'economia circolare e rigenerativa

Nell'ambito dell'edizione 2020 del premio "Amministrazione, Cittadini, Imprese", istituito dall'Associazione di ricerca per la qualità delle politiche pubbliche italiadecide, è stata conferita oggi al Gruppo Hera una menzione speciale per l'impianto a S. Agata Bolognese che trasforma i rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata dei cittadini in biometano, per alimentare il trasporto pubblico e privato, tornando quindi al servizio della comunità.

Un circuito virtuoso di economia circolare che rientra tra le best practice premiate quest'anno. Per il 2020, infatti, il riconoscimento è stato destinato da italiadecide ad attività svolte da società pubbliche operanti nel settore rifiuti urbani.

Inaugurato nell'ottobre 2018, l'impianto del Gruppo Hera a Sant'Agata Bolognese è il primo impianto di questo tipo realizzato in Italia da una multiutility e rappresenta un'eccellenza nel panorama nazionale di cosa significa fare, concretamente, economia circolare. Grazie a un investimento di 37 milioni di euro, si avvale delle più avanzate esperienze in questo settore a livello internazionale ed è stato realizzato su un sito di compostaggio già esistente, senza quindi ulteriore consumo di suolo, mettendo a frutto le competenze e il know-how delle società del Gruppo. Oggi questa struttura fa parte dell'imponente parco impiantistico di Herambiente, primo operatore nazionale nel trattamento dei rifiuti, già da anni attivo anche nella produzione di biogas per la generazione di energia elettrica rinnovabile.

L'impianto è capace di trattare, ogni anno, 100 mila tonnellate di rifiuti organici e altre 35 mila tonnellate derivanti dalla raccolta di verde e potature. Grazie all'implementazione delle migliori tecnologie disponibili, queste risorse consentono di ottenere 7,5 milioni di metri cubi di biometano, combustibile rinnovabile al 100%, evitando così il consumo di 6 mila tonnellate di petrolio e l'emissione di 14.600 tonnellate di CO2. Oltre al combustibile, l'impianto produce anche 20 mila tonnellate di compost, un biofertilizzante da destinarsi principalmente all'agricoltura.

Il Gruppo Hera è stata anche la prima utility in Italia ad entrare a far parte della Fondazione Ellen MacArthur, che coinvolge le principali aziende capaci di distinguersi per l'impegno nella transizione verso un'economia circolare.

"Sono molto orgoglioso di questa menzione speciale - commenta Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera - che rappresenta un riconoscimento al nostro concreto impegno a supporto di un'economia circolare e rigenerativa, che coinvolge tutti gli ambiti, non solo ambientali ma anche idrico ed energetico, a vantaggio dei nostri stakeholder e delle aree in cui siamo presenti. È un impegno coerente con la nostra natura e la nostra missione, giusto e doveroso per un'azienda come la nostra: una multiutility che opera per i territori e nei territori, a beneficio di chi li vive".