La raccolta dei pneumatici fuori uso non conosce sosta

Da inizio anno sono 114.000 le tonnellate raccolte da Ecopneus nell'ambito del sistema nazionale di gestione di cui fanno parte circa 50 altri soggetti autorizzati alla gestione dei PFU in Italia. 

Nonostante le criticità legate alla pandemia, ai conseguenti mesi di lockdown e all'attuale difficile momento della ripresa, la raccolta dei PFU-Pneumatici Fuori Uso da parte di Ecopneus non si è mai fermata in Italia. Una conferma della solidità di un sistema ben impostato e ormai rodato, al servizio del Paese per la gestione dei PFU.  

Infatti, da inizio anno e fino a tutto il mese di agosto (con una inevitabile flessione nei mesi di lockdown e una fisiologica riduzione durante la pausa estiva) sono oltre 114.000 le tonnellate di PFU raccolte da Ecopneus, che ogni anno gestisce raccolta e recupero di mediamente circa 200.000 tonnellate di PFU in tutta Italia. Sono 42.276 gli interventi di prelievo dei PFU effettuati a fronte di 43.747 richieste arrivate da circa 25 mila gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutta Italia registrati nel sistema informatico di Ecopneus.  

"L'emergenza COVID-19 - ricostruisce il Direttore Generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta - ha portato nella scorsa primavera-estate ad una forte contrazione delle sostituzioni di pneumatici sui veicoli, con conseguenze riduzione della generazione di PFU, delle vendite di nuovi pneumatici e del numero di contributi ambientali che, versati dall'acquirente, finanziano la raccolta dei PFU. Una situazione che metteva a rischio il raggiungimento del target di raccolta annuale, ma che abbiamo gestito continuando il prelievo presso i gommisti dei PFU derivati dalle attività dei mesi precedenti al lockdown e che stiamo continuando a gestire per assicurare al meglio gli interventi nel territorio, contando ora anche sulla ripresa delle vendite di pneumatici registrate progressivamente negli ultimi mesi". 

"Grazie ad un attento lavoro di pianificazione e di veloce reazione agli imprevisti - aggiunge Corbetta - siamo riusciti ad intervenire ovunque: ora ci aspettiamo dal mercato la conferma di un progressivo ritorno alla normalità, con aumento dei cambi e delle vendite di pneumatici e del conseguente incremento nella generazione di PFU; riteniamo che in tali condizioni saremo in grado di raggiungere a fine anno il target previsto dalla normativa per il 2020, contribuendo per quanto dovuto all'obiettivo di gestione nazionale". 

Per la raccolta dei PFU, Ecopneus segue da sempre un'attenta pianificazione mensile rispettosa della normativa vigente e volta a soddisfare il target annuale previsto dalla legge, come noto legato ai quantitativi di pneumatici immessi nel mercato del ricambio dalle aziende socie nell'anno solare precedente. Grazie alla dashboard sul sito di Ecopneus è possibile a chiunque consultare la rendicontazione mensile delle attività di raccolta e recupero dei PFU sul territorio: un impegno costante per la trasparenza a beneficio degli operatori del ricambio, delle aziende del settore e dei cittadini. 

Dal 2011 ad oggi, sono oltre 2 milioni le tonnellate di PFU raccolte da Ecopneus, di cui oltre 130.000 tonnellate oltre il proprio target di legge senza alcun costo per la Pubblica Amministrazione: un impegno unico in Italia che contribuisce fortemente a evitare il rischio di una gestione ambientalmente scorretta, un obiettivo raggiungibile pienamente solo con il contributo di tutti gli oltre 50 soggetti attualmente autorizzati alla gestione dei PFU in Italia.