La perfetta sinergia tra robotica e sostenibilità

Le tecnologie trenchless e robotiche di Gerotto Federico Srl, punto di riferimento per quanto riguarda le tecniche di aspirazione pneumatica e la produzione di robot radiocomandati destinati a operare in ambienti confinati e ATEX, hanno permesso di liberare e pulire le condotte ostruite della rete fognaria del lago Santa Caterina ad Auronzo di Cadore (BL)

Bim Gestione Servizi Pubblici - una società interamente pubblica, partecipata al 100% da Comuni bellunesi - ha scelto di utilizzare le tecnologie e il know-how dell'azienda Gerotto Federico S.r.l. di Campodarsego (PD) per la pulizia di una tratta di fognatura che costeggia il lago Santa Caterina ad Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno. L'azienda ha messo in campo una combinazione fra gli escavatori a risucchio, di cui è pioniere in Italia e che distribuisce in esclusiva per l'impresa tedesca RSP Gmbh, e i suoi mini robot escavatori. Questo ha consentito di svolgere il lavoro in tempi ristretti e poter rispristinare le funzionalità della tratta, impedendo quindi fenomeni di intasamento con conseguenti possibili allagamenti della zona.


L'esigenza

La condotta circumlacuale è una tratta estesa di fognatura mista, pesantemente ostruita da strati di materiali sabbiosi e ghiaiosi trasportati dalle frane e dalle piogge e accumulatisi nel tempo; per questo era necessario liberarla al più presto. La morfologia del territorio comporta che la rete si sviluppi in modo poco lineare, con molti tratti sottostanti case e fabbricati o in zone non trafficabili. Inoltre, la condotta è posizionata a 6 metri di profondità, con singoli tratti di lunghezza media fra i 60-70 metri e un diametro di 600Ø. A queste caratteristiche, si aggiunge il fatto che il materiale ostruttivo era concentrato in punti strategici e in snodi nevralgici della condotta, rendendo particolarmente complesse le operazioni di asportazione dei detriti.


Le tecnologie

L'opzione più efficace, rispetto a scavi tradizionali che avrebbero comportato un aumento di costi e tempi, nonché un disagio importante per la collettività, è stata quella di scegliere delle tecnologie no-dig per intervenire in maniera precisa e puntuale. Gerotto Federico S.r.l. è da sempre un player all'avanguardia per ciò che concerne le tecniche di aspirazione pneumatica e la produzione, e utilizzo, di robot radiocomandati per accedere a spazi confinati. L'azienda di Padova, infatti, ha fornito mezzi e squadre di lavoro che hanno completato il lavoro in due tranches, complessivamente in poco meno di un mese. Grazie all'utilizzo dell'escavatore a risucchio - un automezzo dalla tecnologia avanzata con potenza di aspirazione fino a 42 mila m3/h e una massima depressione di 55.000 Pascal, in grado di risucchiare il materiale fino a 150 metri di distanza e per una profondità di massimo 30 metri - è stato possibile aspirare il materiale (di consistenza solida, liquida e fangosa) presente all'interno della condotta. Lo stesso materiale, aspirato con una tubazione DN250, è stato poi convogliato direttamente nella cassa contenitrice del mezzo che, raggiunta la capacità massima di 8 m3, è stata scaricata per ribaltamento laterale in una cassa scarrabile posizionata all'interno delle pertinenze di cantiere.

Le prestazioni di questa macchina si integrano con alcune caratteristiche che fanno di questi mezzi una soluzione rispettosa dell'ambiente. In primis, gli escavatori a risucchio permettono di aspirare qualsiasi tipo di materiale (solido, liquido o melmoso) senza dover pompare acqua per diluire il tutto: questo comporta una diminuzione del volume del materiale da aspirare e, quindi, meno costi di gestione logistica e ambientale per la movimentazione, lo stoccaggio e il conferimento in discarica. Inoltre, essendo una tecnologia trenchless (o senza scavo) permette di ridurre al minimo l'invasività di cantiere: sezioni di scavo ridotte, riduzione di emissioni di polveri grazie al sistema di micro filtrazione, possibilità di lavorare su centri storici e spazi confinati, diminuzione dei costi logistici di cantiere.

Successivamente, l'impiego del mini robot escavatore Lombrico XXS, comandato da remoto e alimentato idraulicamente, ha permesso di operare nelle condizioni più difficoltose di accesso, riducendo al minimo qualsiasi impatto ed interferenza (e quindi rischio per persone e cose). La sua struttura è realizzata in acciaio Inox, che garantisce una migliore resistenza all'usura e alla corrosione. Compatto e versatile, grazie a tools come ugelli, coclee frontali e naso aspiratore ha permesso di aspirare qualsiasi tipo di materiale e di lavorare soprattutto sui punti di difficile accesso. Infatti, è stato progettato per entrare in tubature con un diametro minimo di 450 mm ed è adatto non solo per la rimozione di detriti da condotte e fognature, ma anche per la pulizia all'interno di raffinerie e miniere, sotto i nastri trasportatori e, in generale, in spazi rischiosi per l'uomo. Le lavorazioni sono state eseguite garantendo la messa in asciutto della condotta attraverso l'uso di palloni otturatori e pompe di aggottamento per i necessari sezionamenti della linea e relativi by-pass.

Il risultato

In poco meno di un mese di lavoro sono stati complessivamente puliti, verificati nello stato di conservazione e video-ispezionati circa 950 metri di rete fognaria principale, 190 metri di rete secondaria e monitorati 23 pozzetti di linea. 10 m3 è il volume del materiale sabbioso e ghiaioso rimosso e conferito in discarica. Inoltre, la decisione di utilizzare tecnologie trenchless ha permesso, durante l'attività, una regolare immissione in rete dei reflui. Alessandro Gerotto, titolare di Gerotto Federico S.r.l., ha sottolineato: "Siamo orgogliosi di essere stati scelti come partner tecnologici di questo progetto e ringrazio i nostri tecnici di cantiere e gli operatori. Oggi più che mai i territori hanno bisogno di cura e di manutenzione e i robot mini escavatori, insieme agli escavatori a risucchio, sono soluzioni innovative, 4.0 e sostenibili che permettono di intervenire efficacemente in contesti ad alta complessità".



Dal 1966 un'evoluzione costante nel segno dell'innovazione
La storia dell'azienda affonda le sue radici nel pieno del boom economico del dopoguerra. Fondata nel 1966 come impresa artigiana dedicata ai lavori e al movimento terra, inizia a operare sul territorio della Provincia di Padova. Nel 1974 subentra la seconda generazione della famiglia Gerotto che ha portato avanti un approccio fatto di competenze, scelta di tecnologie efficienti e massima attenzione alla sicurezza. Gli anni 2000 sono un punto di svolta: è in questo periodo che Gerotto Federico S.r.l. diventa un pioniere in Italia degli Escavatori a Risucchio, vendendo in esclusiva per l'Italia le macchine della tedesca RSP GmBh e, negli anni, introducendo nuovi prototipi.

Questo è l'inizio di una rivoluzione per l'azienda e per l'intero settore. Le potenzialità delle tecnologie di aspirazione pneumatica a risucchio diventano una piattaforma tecnologica per sviluppare nuove soluzioni in grado di rispondere ad esigenze sempre più complesse nel mondo delle bonifiche e degli scavi, sia all'interno di cantieri sia nelle aziende e nelle infrastrutture. Nasce così la terza Business Unit, quella dei Robot Mini Escavatori: strumenti compatti e agili in grado di lavorare in piccoli spazi o in contesti difficili come condotte, canali e rogge. L'evoluzione di queste tecnologie, porta Gerotto a investire in ricerca e sviluppo per la progettazione di Robot Mini Escavatori dedicati agli spazi confinati e Atex, che possono essere comandati da remoto e allestiti con telecamere, luci certificate e sensori. Fra il 2016 e il 2018, l'azienda sfrutta il know how acquisito per sviluppare una gamma dedicata al Tank Cleaning per la pulizia di cisterne negli impianti industriali, oil and gas e raffinerie. Da ultimo, nel 2019, l'introduzione di speciali ROV (Remote Operated Vehicle) dedicati a rimuovere detriti in ambienti subacquei.    


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