I grandi temi della Green & Circular Economy alla 22a edizione di Ecomondo

La Strategia Europea sulla plastica e i suoi sviluppi; le esperienze più avanzate della bioeconomia circolare nei Paesi Ocse e l'industria 4.0 applicata alla gestione e utilizzo dei rifiuti; la tutela, recupero e riuso della risorsa idrica. Sono solo alcuni dei temi al centro degli eventi faro della prossima edizione di Ecomondo, organizzata da Italian Exhibition Group, dal 6 al 9 novembre 2018 alla Fiera di Rimini.
Saranno il cuore dell'articolato programma di incontri e conferenze a cura del comitato tecnico-scientifico di Ecomondo (presieduto dal professor Fabio Fava) che coinvolge ogni anno realtà di altissimo livello (accademiche, associazioni, istituzioni) sia italiane che straniere. Ecomondo è un avamposto del grande cambiamento introdotto dal nuovo paradigma dell'economia circolare, al passo con la campagna lanciata dal programma Ambiente dell'Onu per la Giornata Mondiale dell'ambiente 2018 (5 giugno): la lotta alla plastica.
Gli eventi faro internazionali coinvolgeranno una folta schiera di relatori sia italiani che stranieri tra i più qualificati nei vari ambiti. Il panel è concepito dal comitato tecnico-scientifico per garantire la connessione con le tematiche più attuali nei vari settori in evoluzione della green&circular economy.

Qualche anticipazione
mercoledì 7 novembre la conferenza dal titolo How to Implement the European Strategy for Plastics in a Circular Economy, si proporrà l'obiettivo di dare impulso alla Strategia europea sulla Plastica varata dalla Commissione Europea a febbraio di quest'anno che mette al bando cannucce, cotton fioc e altri prodotti in plastica. La conferenza, si rivolgerà alla platea dell'industria della plastica biobased e biodegradabile così come a quella della plastica tradizionale, chiamate a nuove sfide del mercato. Organizzazione a cura del Comitato tecnico scientifico di Ecomondo e da Legambiente insieme ad Assobioplastiche, Corepla, Federchimica, PasticsEurope Italia, Enea e Res Urbis H2020 project.
Ad Ecomondo il progetto eCircular promosso da Climate-Kic con capofila l'Università di Bologna, indicherà le azioni possibili per ridurre drasticamente il peso ambientale della plastica.
Strettamente connessa con l'argomento plastiche, la problematica dei rifiuti marini (marine litter) si conferma tema caro ad Ecomondo che riproporrà per il terzo anno consecutivo, insieme a Legambiente e ad Enea, la conferenza sulla prevenzione e gestione dei rifiuti marini, con i massimi esperti internazionali del settore pronti a mettere a disposizione le più recenti conoscenze e competenze in materia.
La bioeconomia circolare è terreno d'attenzione non da oggi da parte dell'OCSE. L'organismo internazionale interviene direttamente ad Ecomondo con l'evento Circular Bioeconomy: National Case Studies of Innovation Ecosystems. Attraverso la partecipazione di alti esponenti dei rispettivi Paesi saranno messi a confronto i casi di Giappone, Usa, Francia, Finlandia, Norvegia, Svezia, Belgio e naturalmente Italia. A presiedere, il rappresentante OCSE Jim Philps e Philippe Mengal, direttore esecutivo del BBI JU, l'iniziativa pubblico-privata dell'Unione Europea dedicata allo sviluppo della bioeconomia in Europa.
L'avanguardia della ricerca e delle sue applicazioni nella gestione e valorizzazione della risorsa idrica sarà un altro capitolo importante di Ecomondo, con la sezione Global Water Expo in stretta collaborazione con Utilitalia. Evento di punta, che si terrà per la prima volta in Italia, e per la prima volta in un Paese del sud Europa, sarà l'European Nutrien Event, una due giorni organizzata ad Ecomondo dall'European Sustainable Phosphorus Platform, organismo che a livello europeo insieme ad alcuni Stati membri promuove la ricerca intorno al recupero del fosforo, materia prima che comporta criticità, dalle acque reflue municipali. L'industria 4.0 per una maggiore efficienza nella gestione e utilizzo dei rifiuti sarà invece al centro di un incontro organizzato dal Comitato tecnico-scientifico di Ecomondo insieme al CNR e alle Università di San Marino e di Bologna. La robotica e l'automazione sono infatti essenziali per migliorare la selezione dei rifiuti dopo la raccolta mentre l'Internet of Things e il data analytic contribuiscono a rendere più intelligenti i processi della logistica.