IARC 2018: il mondo dell’automotive a raccolta

La mobilità elettrica è stata un tema chiave in quasi tutte le 30 presentazioni tenutesi durante il convegno IARC - International Automobile Recycling Congres, che si è tenuto poche settimane fa a Vienna

Molti interventi hanno mostrato come l'industria del riciclo automobilistico si stia preparando alle prossime sfide legate a questo cambiamento epocale. Christophe Pillot, Direttore di Avicenne Energy in Francia, si è soffermato con particolare attenzione sul mercato delle batterie, mentre altre presentazioni hanno affrontato la questione della responsabilità del produttore per le batterie utilizzate nelle auto ibride ed elettriche, nonché criticità nella sicurezza connessa alla gestione di queste batterie.
Oltre alla mobilità elettrica, IARC 2018 si è occupato anche di molti altri argomenti che interessano gli operatori del settore del riciclo automobilistico: dall'eventuale modifica della direttiva UE sui veicoli a fine vita alle difficoltà connesse ai materiali contenenti sostanze ignifughe bromurate. Per chi opera in quest'ambito, l'attuale discussione sulle auto a diesel in Europa e sugli ulteriori miglioramenti ai motori a combustione interna sta implicando anche una serie di innovazioni. Oliver Krestin, Amministratore Delegato di Hensel Recycling GmbH, ha descritto dettagliatamente le sfide che deve affrontare chi lavora in questo settore, mentre Thierry Van Kerckhoven di Umicore, nella sua presentazione ha spiegato come riciclare auto stia diventando sempre più complesso.
I rapporti sui vari Paesi, che sono una parte tradizionale del programma dello IARC, sono stati accolti molto bene anche quest'anno. Il programma includeva rapporti sullo sviluppo dell'economia circolare in Giappone. Adina Renee Adler dell'Institute of Scrap Recycling Industries (ISRI) ha esaminato l'industria americana della triturazione, mentre Rajesh S. Desor della società statunitense Adams Scrap Recycling ha analizzato da vicino al mercato del riciclaggio automobilistico negli Stati Uniti. Ultimo ma non ultimo, Walter Kletzmayr della ARGE-Shredder GmbH, Austria, ha fatto il punto su 25 anni di riciclaggio di veicoli a fine vita in Austria.
Più di 200 partecipanti hanno presenziato allo IARC di quest'anno a Vienna. Inoltre,13 aziende hanno messo in mostra i loro prodotti e servizi. Il terzo giorno della manifestazione hanno avuto luogo una visita all'impianto della società Energie und Abfallverwertungs Gesellschaft a Niklasdorf, al sito di demolizione di Gebrüder Gratz GmbH a Edt presso Lambach e agli impianti di riciclaggio del gruppo Müller-Guttenbrunn ad Amstetten / Kematen.

Nuove disposizioni sulla plastica?
Dopo anni di stagnazione, l'industria europea del riciclo automobilistico sta finalmente conoscendo una fase di ripresa. Gli elementi propulsivi principali sono rappresentati dal recente pacchetto di misure dell'UE sull'economia circolare e la nuova strategia dell'UE sulla plastica. Tuttavia, mentre il Consiglio europeo, il Parlamento europeo e la Commissione europea hanno già trovato un accordo sul pacchetto per l'economia circolare, le disposizioni sulla plastica sono ancora in discussione, essendo state presentate al Consiglio solo durante lo scorso mese di gennaio. Sembra però probabile, almeno a giudicare dai risultati degli incontri fra i diversi ministri europei dell'ambiente, che sia possibile ottenere un largo consenso anche su di esse.
Nel corso di IARC, Olivier François, Market Development Officer presso Galloo Recycling, ha affermato che queste sono tutte ottime notizie per chi lavora nell'ambito del riciclo. Specialmente se si riuscirà a mettere a punto una strategia condivisa anche in relazione al problema della plastica: attualmente infatti, solo il 6% della plastica immessa sul mercato viene riciclata (per un totale di plastica riciclata pari a 2,94 milioni di tonnellate). Nel caso in cui venissero però varate le misure auspicate dall'UE, entro il 2025 dovrebbero essere riciclate 10 milioni di tonnellate di plastica, con un incremento di circa 7 milioni di tonnellate. Questo obiettivo dovrà essere raggiunto attraverso un impegno volontario da parte delle varie aziende.
Julien van Damme, Recycling Manager presso Honda Motor Europe, ha evidenziato che i costruttori del settore automotive stanno focalizzando da tempo la loro attenzione sullo sviluppo e il recupero di componenti riciclabili. Contestualmente le tecnologie sono state migliorate al punto che non soltanto i metalli, ma anche le plastiche possono essere recuperate e smistate per tipo. La qualità di queste plastiche riciclate è paragonabile a quella di materiale vergine, è che la legislatura vigente non consente ancora l'uso di tutti i materiali riciclati. Regole severe sulla presenza di determinate sostanze chimiche impediscono l'utilizzo di certi tipi di plastica, come ad esempio quella di vetture a fine vita.
Chris Slijkhuis dell'azienda austriaca Müller-Guttenbrunn Group ha messo in luce più o meno le stesse problematiche, spiegando che il quantitativo complessivo di plastiche usate nei veicoli e nell'elettronica ammonta a circa 8 milioni di tonnellate. Di questo totale, circa il 65% consiste di componenti riciclabili che possono essere riutilizzati per plastiche tecniche. Il restante quantitativo è costituito da un'ampia gamma di plastiche che al momento non vengono riciclate. Esse includono quelle con sostanze ignifughe contenenti bromo (BFRs), che sono contenute sia nei veicoli a fine vita (ELVs) che nei rifiuti elettronici (WEEE), all'interno di componenti poste vicino a fonti di calore (come motori o alimentatori). Tali plastiche vengono separate e incenerite, al fine di eliminare le sostanze ignifughe bromurate, ritenute inquininati organici persistenti (POPs).
Attualmente tuttavia, è in corso una discussione sulla possibilità di abbassare la soglia di questi POPs. Se tale soglia non venisse ridotta - ha avvisato Slijkhuis - raggiungere gli obiettivi di riciclaggio stabiliti dall'UE in merito ai veicoli a fine vita e ai rifiuti elettronici sarebbe impossibile.
Ricordiamo che l'anno prossimo, IARC si terrà di nuovo a Vienna dal 20 al 22 marzo 2019.